Crac

Marcell Jacobs, pronta la denuncia contro il fratello di Tortu: doping e spionaggio, una brutta storia

Prima grandi amici, e ora? La relazione tra Filipo Tortu e Marcell Jacobs potrebbe prendere una brutta piega. Così rivela Il Fatto Quotidiano nelle pagine odierne, riferendo che la colpa del loro screzio sarebbe il fratello maggiore di Tortu, Giacomo, 32enne ex sprinter -21”05 sui 200 nel 2015 - oggi presidente del club Raptors Milano, non risulta indagato. Nel 2021 si sarebbe infatti rivolto alla società di sicurezza e investigazioni Equalize per ottenere informazioni su sospette pratiche illecite di Jacobs. Equalize, non più tardi dell’ottobre scorso, era balzata agli onori delle cronache nazionali perché oggetto di un’inchiesta giudiziaria con “spiati” importanti personalità di campi diversi.

Per la polizia, il fratello di Tortu si sarebbe presentato negli uffici di Equalize, in via Pattari, a Milano, accompagnato da un avvocato, chiedendo di poter aver accesso alle cartelle mediche e ai referti degli esami ematici di Marcell, oltre che alle telefonate e alle chat intercorse tra lo stesso Jacobs e il suo staff, ovvero l’allenatore e il chiacchierato nutrizionista di allora, Paolo Camossi e Giacomo Spazzini, e il manager Marcello Magnani. Il costo dell’operazione: era di 10 mila euro. Senza nessuna prova per doping. 

 

 

Una volta venuto fuori il fatto sia Filippo Tortu sia Jacobs hanno parlato in un breve comunicato. Il primo ha commentato: “Ho appreso la notizia dagli organi di informazione confido che i fatti siano chiariti al più presto e che il mio nome non sia associato a eventi da cui sono totalmente estraneo”. Così Jacobs invece: “In attesa di ulteriori dettagli e verifiche ho dato mandato al mio avvocato di valutare i profili legali, come possibile parte lesa”.