Serie a
Inter-Fiorentina: video e isolamento, la mossa segreta di Simone Inzaghi
L’ultima sconfitta con tre gol di scarto risaliva al 2019 ed è anche questo il motivo che ha reso il netto 0-3 di Firenze ancora più clamoroso per l’Inter, che al Franchi, nel recupero del 1 dicembre, è sembrata irriconoscibile. L’eco della figuraccia ha raggiunto anche i bunker più isolati, d’altronde la sfida contro i viola non era un match come un altro ma quello dell’asterisco. Poteva significare aggancio al Napoli. E allora le critiche si agganciano in modo naturale, come atomi di idrogeno a quelli di ossigeno. Anche perché sono venute meno troppe cose nello stesso momento: la proposta di gioco, la mancata reazione e la difesa tutt’altro che impeccabile. Mentre è emerso un problema che l’Inter aveva già ravvisato e che Inzaghi conosce: i nerazzurri soffrono oltremodo le squadre che si chiudono e che si “accontentano” di giocare in ripartenza.
E allora ecco che la gara di questa sera (ore 20.45 Dazn) offre spunti interessanti, perché è vero che a San Siro la Fiorentina avrà una rosa diversa, arricchita dai nuovi arrivi, ma Palladino chiederà ai suoi di essere in campo la stessa squadra di giovedì. Chi dovrà mostrare qualcosa di nuovo saranno i nerazzurri, che fino a ieri hanno proprio lavorato al problem solving, studiando a video tutti i contributi che lo staff di Inzaghi ha preparato a pc venerdì, tra un boccone amaro e l’altro. Dopo aver analizzato le cose che non hanno funzionato, la richiesta dello staff è stata quella di attaccare con meno foga, facendo particolare attenzione ai punti di forza della Fiorentina in ripartenza, visto che Dodo per quasi tutta la partita al Franchi ha trovato campo aperto. Ieri ad Appiano, Inzaghi ha provato un 11 che molto probabilmente subirà delle variazioni. In attacco accanto a Lautaro c’era Arnautovic, con Acerbi al centro della difesa e Bastoni confermato a sinistra nonostante la diffida. È probabile che l’austriaco faccia posto a Thuram, mentre al posto dello squalificato Dumfries dovrebbe giocare Darmian. Resta il dubbio Dimarco, ancora alle prese con l’influenza ma a disposizione oggi e in ballottaggio con C. Augusto.
Nel frattempo, giornali chiusi e tv spente: già nel 2023 Inzaghi aveva capito che all’Inter una sconfitta viene tradotta facilmente in tragedia e il primo imputato diventa l’allenatore. Il tecnico ha chiesto alla squadra uno sforzo in più visto che all’orizzonte ci sono sfide delicate e altri cali di concentrazione risulterebbero fatali in campionato. Intanto è sbarcato a Milano anche il nuovo acquisto dell’Inter, Petar Sucic, centrocampista classe 2003 in arrivo dalla Dinamo Zagabria. Il suo ex allenatore dice di lui che somiglia a un Brozovic, con più gol nei piedi e che rispetto a Frattesi sa gestire meglio il pallone. Da viale della Liberazione hanno dovuto staccare un assegno di 16 milioni per assicurarselo, in mattinata svolgerà le visite e stasera sarà in tribuna a guardare i suoi futuri compagni, visto che poi tornerà in patria per terminare la stagione con la Dinamo Zagabria.