Tutto stravolto
Jannik Sinner e la vendetta di Montecarlo: cambia tutto nel tennis (e lui gode)
Niente più casi come quello di Montecarlo, quando la mancata chiamata dell’out da parte della giudice Aurelie Tourte condannò Jannik Sinner alla sconfitta contro Stefanos Tsitsipas. Anche sui tornei in rosso arriverà l’uso della Live Electronic Calling, ovvero del sistema di chiamate elettroniche.
Per questo nel futuro non ci saranno più i giudici di linea. Una novità già presente in altre superfici e che arriverà anche sulla terra, dopo che per anni si era preferito non usare tale tecnologia per il margine di errore che ci sarebbe potuto essere nelle singole valutazioni. La tecnologia è in particolare l’evoluzione del noto Occhio di Falco (Hawk-Eye) per evitare le sviste arbitrali.
Proprio in questo caso viene in mente il mancato out non chiamato in favore di Sinner in occasione della semifinale del Masters1000 di Montecarlo contro Tsitsipas. L’altoatesino, avanti di un break nel terzo e decisivo parziale, venne danneggiato da un errore marchiano sia del giudice di linea che di quello di sedia, Aurelie Tourte, su una seconda di servizio nettamente fuori del greco. Da lì la comparsa del fastidio all’anca, che lo ha costretto al ritiro a Madrid e poi anche a non partecipare agli Internazionali di Roma. Jannik, in evidenti difficoltà motore, non riuscì a Montecarlo a ottenere il doppio break, che molto probabilmente sarebbe valso il successo, ma subì la rimonta del greco che poi vinse quel torneo. Errore che scatenò le polemiche di tanti tifosi di Sinner.
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