Trappole tese
Jannik Sinner, la grande paura: "Non vada al ristorante, il cibo può essere contaminato"
Jannik Sinner non deve guardarsi solo dalle pomate. Ma anche dal cibo. Il caso doping che vede coinvolto il numero uno al mondo continua a tenere banco tra gli ex tennisti. In difesa dell'azzurro è intervenuto l'ex campione Mats Wilander. Nel 1995 venne trovato positivo alla cocaina insieme al compagno di doppio Karel Kovcek. Il bersaglio, ancora una volta, è il sistema doping che, a suo avviso, rende ormai impossibile la vita agli atleti. "Oggi un giocatore non dovrebbe nemmeno andare al ristorante - ha spiegato al Corriere dello Sport -, perché c'è la possibilità che nel cibo ci sia qualcosa di contaminato".
Ma, secondo l'ex numero uno al mondo, il suo caso è diverso da quello di Jannik Sinner. “Non è paragonabile a quello di entrambi, perché sono situazioni totalmente diverse - ha aggiunto -. Nel mio caso, la colpa è stata mia, mentre cosa è successo a questi ragazzi è qualcosa che resta ancora da vedere”.
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Il numero uno al mondo resta in attesa dell'udienza del Tas di Losanna che dovrà deciderà se il ricordo presentato dall Wada lo scorso 19 agosto sia ammissibile o meno. L'azzurro scoprirà che cosa gli riserverà il futuro solo a metà aprile. E, nel frattempo, dovrà anche pensare a conquistare sempre più punti nella classifica Atp.