Toto-nomi
Jannik Sinner, "come puoi dire di no?": chi potrebbe allenarlo dopo Cahill
L’ex Andreas Seppi è originario dell’Alto Adige come Jannik Sinner. Interpellato dalla Gazzetta su di lui, ha sottolineato di essere disposto ad allenare il 23enne pusterese nel caso fosse stato scelto lui al posto di Darren Cahill, che si ritirerà a fine stagione: “Anzitutto sono onorato che si sia fatto il mio nome — ha detto Seppi — Ci tengo a dire che non ho contattato nessuno, né tantomeno sono stato chiamato. Poi, certo, se ci fosse la possibilità di allenare uno come Jannik, come puoi dire di no?”.
E ancora: “Detto ciò, adesso come adesso non credo sia il momento giusto, tra famiglia e bambini, per seguirlo in giro per il mondo — le parole dell’ex tennista di Caldaro sulla Strada del Vino — Sarebbe molto impegnativo, ma tra qualche anno uno come lui lo allenerei molto volentieri”. Anche se non c’è stata ancora l’ufficialità dell’addio dell’allenatore australiano, e di un Sinner che vuole provargli a fare cambiare idea (come detto dopo l’ultimo successo degli Australian Open) è già partito il toto-successore. Essere il punto di riferimento tecnico di un tennista come Jannik Sinner fa gola a molti. Un giocatore che, nel breve volgere di 12 mesi, ha centrato 3 successi tra i Major, più 2 Davis, le ATP Finals e diversi Masters 1000.
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Intanto Bertolucci ha parlato di Jannik nelle ultime ore, sostenendo che Sinner “è l’unico che può provare a fare il Grande Slam (la vittoria dei quattro Slam in una stagione, ndr) — le sue parole — La prima grande montagna del 2025 è stata scalata (quella degli Australian Open, ndr), adesso ce ne sono altre, a cominciare dal Roland Garros. Se, per tantissimi anni, non si poteva nemmeno "sognare" di realizzare il Grande Slam, vista la presenza di Nadal che era praticamente imbattibile sulla terra, adesso non è più così. Certo, c'è Alcaraz, ma sta dimostrando di non essere costante. E, al momento, anche sul "rosso", l'unico in grado di battere uno Jannik in forma è solamente lo spagnolo, perché con gli altri non c'è partita quando si parla di tre set su cinque. Non ci sono specialisti superiori al numero 1 al mondo".
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