Rod Laver Arena

Djokovic, l'ultimo drammatico scambio: errore clamoroso, è il segnale del ritiro

Il pubblico della Rod Laver Arena questa volta ha lasciato gli spalti con gli occhi sgranati e l’espressione incredula. La partita a cui ha assistito era la semifinale di uno dei quattro grandi Slam eppure è durata solo un set per 1h21' di gioco. Come mai?

Perché Novak Djokovic, dimostrando di non aver mentito sulle sue precarie condizioni nei giorni seguenti alla vittoria contro Alcaraz, si è dovuto ritirare al termine del 7-6 in favore di Alexander Zverev. Il problema alla coscia sinistra, quel maledetto strappo muscolare, lo ha tormentato ed il serbo non ce l’ha più fatta, alzando bandiera bianca. Dalle tribune sono piovute critiche e qualche fischio di troppo e lo stesso tennista tedesco, ora in finale, ha difeso Nole: "Non fischiate un giocatore che si infortuna, Djokovic ha dato tutto al tennis per vent'anni".

 

 

 

Djokovic ha provato a resistere nel primo set, pur trovando uno Zverev in grande forma con il 76% di prime di servizio e ben 8 ace. Nonostante tutto, l’ex-numero uno al mondo era riuscito a gestirlo portando il set fino al tie-break, servendo con la sua solita potenza e salvando quattro palle break sull'1-1. Anche ai vantaggi l’equilibrio è durato fino al 6-5, quando Sasha ha fatto suo il punto costringendo Djokovic ad un errore banale, una palla a rete in una facile volée.

 

 

 

Il segnale di resa per Djokovic, che ha lasciato la Rod Laver Arena tra i mugugni di chi non ha compreso la sua decisione, visto ciò che era successo in campo fino a quel momento. "Non ho colpito mai la palla dal giorno del match contro Alcaraz. Non sono riuscito ad allenarmi, ho cercato di curarmi coi farmaci e il fisioterapista senza esito. Fino al riscaldamento contro Sasha non avevo mai colpito la palla: stavo bene, però man mano che giocavo sentivo peggiorare il dolore. Se avessi vinto il primo set forse avrei potuto provarci ancora un po' (giocando il secondo, ndr), ma non sono certo che sarei arrivato alla fine della partita. Tornerò agli Australian Open? Ora la botta è calda, è presto per fare qualsiasi valutazione. Dico che se il fisico mi supporterà, perché no? Ora voglio solo curarmi e vedere se giocherò a Doha. Zverev? Merita il suo primo Slam, tiferò per lui".