Il retroscena

Jannik Sinner, l'aneddoto di Vagnozzi: "La sveglia non ha suonato, è arrivato tardi, lo ha preso a pallate"

Dolce quando c’è da esserlo, duro quando si tratta di spronare. Simone Vagnozzi è così nei confronti di Jannik Sinner, usando la carota o il bastone in base ai momenti. Intervenuto ai microfoni di Eurosport per parlare dei ritmi del suo giocatore, che “può dormire anche prima di un match”, ha detto.

E poi eccolo snocciolare l’aneddoto prima degli Australian Open: "L'anno scorso che prima del match con Baez, mi sembra per il terzo turno, eravamo in macchina che lo aspettavamo e non si presentava. Praticamente era il primo match e non gli era suonata la sveglia”, ha aggiunto. Quel match si è concluso dominando l’argentino in tre set, concedendogli appena quattro game: "Siamo arrivati al circolo un'ora e venti prima — ha aggiunto Vagnozzi —, primo set 6-0, l‘ha preso a pallate, quindi non ci facciamo problemi se dorme prima di un match".

 

 

 

Dormita di tante ore Sinner l’ha fatta anche prima del match contro Giron, quando Jannik dichiarò: "Stanotte ho dormito circa 10 ore — il suo pensiero —. Dici che non durerà? In realtà me lo dicono tutti, pero di continuare a essere un dormiglione. Poi faccio un sonnellino prima della partita, diciamo che mi sveglio quando conta. Per le 19 sono sveglio". Insomma, per i tifosi di Jannik va bene una lunga dormita se poi i risultati sono questi. In molti, a questo punto, sperano ne faccia altre…