Sportività, addio
Australian Open, il doppio femminile finisce malissimo: quando si ritrovano sotto rete per il saluto...
Il match all'Australian Open di doppio femminile tra Mladenovic/Zhang e Kichenok/Chan è finito malissimo. Nonostante il clima di grande rispetto e cordialità che si respira a Melbourne, ci sono anche le note stonate. Nella partita femminile non c'è stato il consueto saluto finale. Durante la sfida però non sono mancati i momenti di tensione con la resa dei conti arrivata ai saluti finali.
Mladenovic, uscita sconfitta dal match, si è ritrovata a pochi centrimetri dalle avversarie e ha dovuto fare i conti con il muro alzato da Kichenok. Ma quest'ultima si è rifiutata di stringerle la mano. La transalpina, però, non si è data per vinta. E ha provato in tutti i modi ad alleggerire il clima. Di rimando, l'ucraina ha fatto proprio un leggero cenno del no con la testa di fronte all'"ohhhhh" di ironico stupore di Kiki.
Sulla vicenda però è tornata la giocatrice francese nell'intervista immediatamente successiva. In realtà è lei quella che si è sentita un po' presa di mira dai comportamenti tutt'altro corretti delle avversarie. "È stato un inizio molto lento, ma se volete la mia sincera opinione, credo che le avversarie mi abbiano svegliata perché hanno dimostrato anti-sportività durante il mio servizio e mi sono arrabbiata molto. Ero tipo ‘OK, ecco come inizia la partita'"
Da qui la reazione di Mladenovic, che si è presa una bella rivincita sulle avversarie anti-sportive: "Sì, mi hanno svegliata ma sono rimasta molto composta con la mia partner e abbiamo lottato insieme per trovare una soluzione. Quello è stato l'innesco per me, e le cose sono andate sempre meglio durante la partita. Sono soddisfatta del nostro livello".