Australian Open
Matteo Berrettini battuto da Rune sbrocca contro l'arbitro: la spagnola Engzelle è un caso
Non solo il calcio fa discutere, con le sue polemiche arbitrali, il Var e tutte le altre derivazioni negative. Anche nel tennis ci possono essere direzioni discutibili, come quella della spagnola Louise Engzell, cui è stata affidata la sfida tra il nostro Matteo Berrettini e il danese Holger Rune.
Un match sfortunato per il "Martello" romano, che esce al secondo turno degli Australian Open perdendo tre set a uno dopo aver avuto l'opportunità di arrivare al quinto: 7-6 2-6 6-3 7-6 (8-6) i parziali in famore del numero 13 al mondo.
Nel secondo set si rende autrice di un errore macroscopico: sul 40 pari del terzo game ha chiamato un doppio rimbalzo in favore dell’italiano in una fase di gioco in cui avrebbe ugualmente vinto il punto. ll danese, infatti, era stato costretto a volare a rete da Matteo e solo con un grande sforzo è riuscito a toccare la pallina quasi con la punta della racchetta, rispedendola nel campo avversario. Berrettini, già a rete, pronto come un falco era già predisposto ad un tocco facile pera chiudere il punto e ottenere una preziosa palla break.
Dopo aver effettuato il video-check, dopo diversi minuti di attesa che certamente non hanno favorito il ritmo di gara, era chiaro che Rune aveva raggiunto la pallina prima che toccasse nuovamente terra. Il punto, così, è stato fatto rigiocare ed è stato conquistato dal danese, che ha poi portato a casa il game. Una situazione che ha penalizzato il tennista azzurro, che aveva fatto suo il punto e si è ritrovato costretto a doverlo rigiocare, quando ormai sembrava nella sua disponibilità. Evidentemente innervosito dalla sua direzione, Berrettini ha poi sclerato anche nel terzo parziale, quando ha accusato la Engzell di averlo distratto durante una giocata, avendo prodotto un rumore con il suo microfono. Berrettini così perde il punto e va a protestare, ma il direttore di gare respinge le accuse e risponde: “Non sono stata io, il suono proveniva dal pubblico e non era abbastanza forte”.