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Jannik Sinner, l'impensabile 'vizietto' del campione: "Su cosa ama scommettere"

Roberto Tortora

Da adolescente è stato un campione di sci, ora è un fenomeno del tennis e, ci scommettiamo, se decidesse d’intraprendere la carriera di giocatore di poker professionista, beh, anche in quel caso scalerebbe le vette delle classifiche mondiali e guadagnerebbe un sacco di soldi. Perché? Talento a parte, sta tutto nella sua personalità e nel carattere imperturbabile, che rende sempre difficile capire il suo stato d’animo e la possibilità di metterlo in difficoltà.

Stiamo parlando ovviamente di Jannik Sinner, che si appresta a giocare il secondo turno degli Australian Open contro la wild card di casa Tristan Schoolkate, australiano e numero 173 Atp, che a maggio 2024 ha vinto il primo Challenger in carriera sul cemento di Guangzshou, in Cina. La stessa Andrea Petkovic, ex-tennista tedesca di 37 anni, si è rivolta ad uno degli allenatori di Sinner, Darren Cahill, e nel torneo di esibizione che ha preceduto Melbourne gli ha chiesto: “Riuscirò mai a piegare la poker face di Sinner?”.

 

 

Ebbene, la risposta è stata spiazzante e la possibilità di creare una crepa nella cortina d’imperturbabilità dell’altoatesino c’è, lo rivela proprio Cahill: "Prima di tutto devi parlare in tedesco, puoi fargli un paio di battute in tedesco". Lingua che Sinner conosce benissimo e padroneggia anche meglio dell’italiano, essendo anch’ella madrelingua. Basterà? Cahill svela un altro particolare: "Devi scommettere qualcosa su di lui… scommettete 10 dollari sulla possibilità che riesca a strappare il servizio o qualcosa del genere. A Jannik piace scommettere 10 dollari sull'opportunità di soffiare il servizio all'avversario. Adesso sai come fare, quindi – ha detto Cahill alla Petkovic - se hai la possibilità di farlo, scommetti 10 dollari con lui". E voi? Come vedreste Jannik Sinner ad un tavolo di “texas holdem” a Las Vegas a giocare con i più grandi bluffatori del mondo? Noi pensiamo che anche lì il pel di carota metterebbe tutti nel sacco.