Sfida totale

Jannik Sinner, le parole esplosive di Pietrangeli: "Record? Mettiamolo in chiaro una volta e per sempre"

Roberto Tortora

Sul campo Jannik Sinner ha il suo lavoro da fare, al momento è a Melbourne e si appresta ad affrontare, nel secondo turno degli Australian Open, la wild card di casa Tristan Schoolkate, australiano e numero 173 Atp. In tribunale, però, il lavoro è a lunga scadenza e si dovranno attendere i giorni 16 e 17 Aprile per conoscere la sentenza, nell’udienza a porte chiuse, che il Tas di Losanna emetterà sul ricorso che ha fatto la Wada sul caso Clostebol che riguarda il tennista di Sesto Pusteria. Tutto ciò, nonostante l’ITIA abbia già assolto l’azzurro, confermando come non abbia avuto “nessuna colpa e nessuna negligenza”.

Intervistato sul tema ai microfoni di GR Parlamento, l’oggi 91enne Nicola Pietrangeli è apparso sibillino: "Se parlo so, se non parlo non so… è meglio in questo caso stare zitti. Sono coinvolte talmente tante persone… ed essendo un argomento molto sentito tutti fanno finta che sanno. La verità vera è che secondo me non lo sa neanche Gesù bambino. Spero non succeda niente, è già una cosa strana che se c’è qualcosa venga giudicato mesi dopo". Sulla campagna mediatica d’odio di Nick Kyrgios contro Sinner, cui è seguita una rovinosa eliminazione a Melbourne al primo turno, l’ex-campione di DAVIS Pietrangeli è rammaricato: "Peccato sia stato eliminato, era sicuramente un bel ‘soggetto' per il tour dell'Atp. Perché? A parte che è forte, ma è uno che fa un po' di casino, uno strano personaggio".

 

 

Quanto al personaggio Sinner, invece, Pietrangeli scomoda il cinema: "Assomiglia a un personaggio dei film western sul quale c'è una taglia di cinquemila dollari per ammazzarlo… tutti vogliono batterlo". Alla fine, però, quello che preme è il confronto e quindi la domanda verte sempre sul chi sia il più forte tra lui e Sinner. Pietrangeli, stavolta, non ci sta: "I record, così lo mettiamo bene in chiaro una volta e per sempre, sono fatti per essere battuti. Lui mi ha un po' tirato giù dal trono, questo è indubbio ed è normale. Ma fare confronti è stupido perché il giudizio su Sinner va dato solo alla fine della sua carriera, così come la conta dei suoi record. E poi ognuno è bravo nella sua epoca. Nessuno può dire quanti slam vincerà – ha concluso Pietrangeli - e sarebbe stupido anche solo farlo… ha appena 23 anni come si fa a quantificare già i suoi successi? Non si possono fare previsioni e questo vale anche per le cose molto più serie".