La zavorra
Vlahovic, la zavorra che blocca la Juventus: è emergenza sul mercato
Tra le grandi la Juventus è senza dubbio quella che più ha bisogno di questo “infame” mercato di gennaio. Un po’ perché è l’unica ad aver totalmente rivoluzionato la rosa, processo impossibile da chiudere in una sola sessione - lo dimostra Danilo, accompagnato all’uscita con qualche mese di ritardo, ma si attende che il Napoli sganci 2,5 milioni per evitare minusvalenza. E un po’ per gli infortuni a Bremer e Cabal e alla misteriosa scomparsa di Milik, che si somma alla tremenda questione-Vlahovic.
Quella del contratto dell’unico attaccante a disposizione di Thiago Motta è una situazione delicata che Giuntoli si è riservato di affrontare proprio in questo mercato di gennaio. Il motivo? Aveva bisogno di questi mesi per trattare il prolungamento con relativa spalmatura del mostruoso ingaggio che il prossimo anno toccherà quota 12 milioni netti all’anno, oltre 20 lordi per il club da sommare a bilancio alla quota di ammortamento del cartellino pagato oltre 80 milioni. Il sospetto di Giuntoli è diventato una certezza nell’ultimo mese in cui non a caso Thiago Motta ha diminuito il minutaggio del suo unico attaccante, attirando a sé critiche un po’ superficiali (nessun allenatore al mondo è così masochista da rinunciare alla sola punta a disposizione se non in caso di ordine dall’alto).
È diventato chiaro che Vlahovic non ne voglia sapere di rinnovare il suo contratto ma intende guadagnare tutti i 12 milioni netti che la dirigenza precedente gli aveva garantito, per poi andarsene a parametro zero nel 2026. Tanto un centravanti di 25-26 anni avrà sempre mercato e, non avendo costi di cartellino, ci saranno più possibilità che un club gli offra un alto ingaggio. Il rischio per la Juventus è lo stesso corso dal Napoli con Osimhen. O si tiene in rosa un giocatore sapendo che se ne andrà a zero, oppure si prova a cederlo ma non in estate, bensì ora. È questo il vero tentativo di Giuntoli, ma va fatto senza mettere ufficialmente Vlahovic sul mercato proprio perché è l’unico centravanti a disposizione, semmai lanciando segnali come appunto il minutaggio o le voci sull’interesse per Zirkzee dello United e Kolo Muani del Psg. Fullkrug è congelato dato che il West Ham starebbe salutando Lopetegui in favore di Potter. La verità, quindi è che si spera di sbloccare la situazione Vlahovic in uscita per affondare su Zirkzee in entrata, ma ci vuole un incastro miracoloso.
Giuntoli ci spera e nel frattempo deve sistemare qualche suo errore estivo, perché l’investimento pesante su Koopmeiners ha obbligato Thiago Motta a iniziare senza alternative valide in difesa. Con tutto il rispetto, la Juventus non può iniziare una stagione “da Champions” catapultando un Savona dalla Next Gen alla titolarità. Il problema non è che servono due difensori ma che servirebbero subito e il mercato di gennaio notoriamente si fa a fine mese.
Per velocizzare Giuntoli si è inventato Araujo, che è a prezzo di saldo, attorno ai 10-15 milioni, essendo fuori da inizio stagione (è tornato in campo in Coppa del Re pochi giorni fa contro il Barbastro) e considerando che il suo contratto scade nel 2026. Si aspetta solo la decisione del Barcellona che, in questi giorni, è impegnato sul caso-Olmo. Ma sarebbe soltanto il secondo centrale per Thiago Motta. Il primo deve essere pronto all’uso ed è sempre Antonio Silva del Benfica, mentre Danso del Lens è stato scartato e Hancko del Feyenoord è rimandato a giugno.
Per finanziare questi ingressi da 20-25 milioni si punta a vendere Fagioli, che ha diversi estimatori ma ancora zero offerte concrete. Insomma, la Juventus è in ritardo e rischia di pagare le difficoltà sul mercato con punti in classifica, facendo alterare ancora di più i tifosi già molto delusi dalla stagione bianconera. Si può dire tutto e di più di Thiago Motta, ma non bisogna dimenticare che sta allenando la squadra che ha più bisogno di questo mercato in una società che, per sbloccarlo, deve incastrare tanti, troppi pezzi. E di questo non si è mai lamentato.