Proverbi russi
Jannik Sinner, il fango di Bublik: "Non c'è fumo senza fuoco, nulla di accidentale"
Parlare del caso Clostebol, con al centro Jannik Sinner, facendo riferimento al film d'animazione Kung Fu Panda. No, non è una barzelletta, Alexander Bublik lo ha fatto davvero in una recente intervista a matchtv.ru, offrendo una propria versione sulla possibile sospensione dell’azzurro come è toccato a Iga Swiatek, fermata un mese dopo un caso di positività. "Nel cartone animato Kung Fu Panda, il maestro Oogway ha detto ‘L'accidentalità non è accidentale'. Risponderò così”, è stato il commento di Bublik. Per il kazako ci sono dubbi su come sono avvenute le contaminazioni, un modo per dire che non si fida della versione offerta da Sinner, ritenuta credibile dal tribunale indipendente dell'Itia. Anche se il ricorso Wada al Tas riguarda la sua negligenza e il grado della stessa e non dunque le modalità della contaminazione).
Queste sono state le sue parole: "Se penso che ci sia qualcosa di sporco? Penso che gli incidenti non siano accidentali — ha detto Bublik — Posso dire altri proverbi? ‘Non c'è fumo senza fuoco’ e ‘Il cappello di un ladro è in fiamme' (proverbio russo, ndr) e così via'". Celebri motti per sostenere la sua contrarietà all’innocenza di Sinner. Sempre il kazako ha poi parlato delle parole di Kyrgios, uno che ha sempre bombardato contro Jannik, in questo caso prendendo le distanze: "Se prendi tutte le parole di Nick, le analizzi e trai conclusioni puoi impazzire — ha detto — Forse non sono del tutto d'accordo".
E sulle differenze tra il caso Swiatek e quello Halep, Bublik alza le mani: "Non so perché non sono un esperto in materia e non so quali siano le procedure in corso — ha concluso — Posso parlare solo di me stesso". Poche idee ma confuse dunque per Bublik che non sembra propriamente la stessa persona che si spendeva in complimenti per Sinner e per la sua mentalità.