Verso la sentenza
Jannik Sinner, bomba sporca della Wada: "Ci sono responsabilità dell'atleta"
Novità scottanti sul fronte Jannik Sinner. Il tennis si è preso una pausa dal gioco, per permettere agli atleti di riposarsi e prepararsi in vista della prossima stagione. Ma l'azzurro non ha pace: su di lui incombe il caso doping, con la Wada che non gli ha dato un attimo di respiro. L'agenzia mondiale del doping, dopo che l'ipotesi squalifica sembra sventata per sempre, ha fatto ricorso al Tas di Losanna. E ora l'altoatesino è in attesa di sapere quale sarà il suo futuro.
Oggi, sabato 14 dicembre, c'è stato un annuncio da parte del direttore generale dell'agenzia mondiale antidoping, Olivier Niggli. "Nella decisione si è ritenuto che non vi fosse alcuna colpa di Sinner – spiega -. La nostra posizione è che esiste ancora una responsabilità dell’atleta nei confronti di coloro che lo circondano. Quindi è questo punto giuridico che sarà discusso al Tas", ha dichiarato all'agenzia stampa France Press. "Non contestiamo il fatto che possa essersi trattata di contaminazione, ma riteniamo che l’applicazione delle norme non corrisponda alla giurisprudenza”, ha poi aggiunto.
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Ma quando si saprà se Sinner verrà o meno squalificato? "Non ci sarà nulla entro la fine dell'anno", ha spiegato ancora Niggli. "Personalmente, penso che proteggere la reputazione di un atleta debba essere la nostra prima preoccupazione – ha proseguito -. Viviamo in un mondo in cui i social media sono quello che sono e fanno sì che la tua reputazione possa andare in fumo in un lasso di tempo molto, molto breve".