Piccolo spiraglio

Edoardo Bove può tornare a giocare in Italia? Il precedente che ribalta tutto

Prima si allaccia gli scarpini, poi compie qualche piccolo passo e infine cade a terra. Le immagini del malore di Edoardo Bove sono difficili da eliminare dalla nostra testa. Ma, purtroppo, non sono niente di nuovo. In passato è già capitato che un calciatore avesse un problema di questo tipo. Basti pensare a Christian Eriksen, il formidabile centrocampista danese che accusò un malore durante gli Europei post Covid. Stesse immagini, stessa preoccupazione... stesso epilogo? Forse no.

Anche Lionello Manfredonia, rivedendo le immagini di Bove al Franchi, deve aver avuto un brutto déjà vu. Il 30 dicembre 1989 gli accadde qualcosa di molto simile. Come ricorda la Gazzetta dello Sport, l'ex centrocampista giallorosso si accasciò a terra per una crisi epilettica. Subito scattò il panico da parte dei presenti con lo staff medico, di entrambe le squadre, che hanno immediatamente soccorso l’ex calciatore.

 

All'epoca dell'incidente, Manfredonia aveva 33 anni. Sopravvisse e decise di chiudere con il calcio per paura che potesse risuccedere nuovamente. Anche perché non gli avrebbero potuto concedere l’idoneità agonistica. "La speranza è che si possa rimettere quanto prima. Il fatto che si stia riprendendo è positivo - ha ricordato l'ex giocatore -. Io rimasi in coma farmacologico e intubato per 3 giorni. Edoardo è tornato ad avere piena autonomia delle sue facoltà. Positivo per la sua carriera".