Rivelazioni
Jannik Sinner, un'amara confessione su Berrettini: "Il libro? Non mi ha fatto sentire bene"
“Io non ho mai paura di perdere, perché al massimo hai perso una partita. Prima di giocare ho dei dubbi sì, ma mai paura. Ognuno di noi ha dei talenti, io sono stato molto fortunato anche fuori dal campo trovando le persone giuste. Ci sono dietro tanti sacrifici”, ha commentato così Jannik Sinner durante la Serata di gala per un 2024 da record del tennis italiano. L’evento, andato di scena a Milano ha visto la moderazione di Piero Chiambretti.
"Diventare numero 1 non è come vincere un torneo, ma è il risultato di oltre 50 settimane — ha aggiunto Sinner nel suo intervento sul palco con il presentatore torinese — È stato emozionante ricevere i complimenti di campioni come McEnroe e Federer".
Con Berrettini e gli altri compagni azzurri, Sinner si è preso la seconda Coppa Davis in due anni a Malaga: “Quando abbiamo vinto l'anno scorso si è creato un legame grande (con Matteo, ndr), non esiste solo l’io — ha detto Sinner ancora — L'anno scorso Berretini ci ha dato una grande energia fuori dal campo e non vedere il suo nome nel libro della Davis 2023 non mi ha fatto sentire bene”. Mentre a Sanremo si va verso un secondo “no” di fila: “Non penso di andarci. Ho cose migliori da fare", ha risposto il 23enne. Sulla stagione in arrivo “è molto difficile fare meglio del 2024 ma ci proviamo — ha aggiunto — Ci sono tanti giocatori che possono fare bene e speriamo almeno di continuare così. La pressione c'è ma a volte ci si dimentica che il tennis alla fine è solo un gioco. La mente si allena come le altre cose, sbagliando e avendo le persone giuste intorno".
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