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Nick Kyrgios, odio e insulti contro Sinner: "Siamo alla frutta. Guardati allo specchio, senza schifezze"

Da qualche tempo la passione di Nicholas Kyrgios non sembra più essere il tennis, ma la guerra a Jannik Sinner. Al di là delle possibili antipatie personali (e potrebbe aver inciso anche la relazione - che sembra finita - tra l'italiano e Anna Kalinskaya, ex fidanzata dell'australiano), a far deflagrare la faida extra-campo è stato il caso Clostebol, con il numero 1 del ranking mondiale prima sostanzialmente assolto dall'Itia poi con il ricorso della Wada al Tas di Losanna. 

In attesa della sentenza, che dovrebbe arrivare dopo gli Australian Open del prossimo febbraio, Kyrgios non passa giorno senza commentare la vicenda di Sinner e quella, simile, che ha coinvolto la seconda miglior tennista al mondo, Iga Swiatek, sospesa per un mese perché risultata positiva alla Trimetazidina.

 

 

 

"Il nostro sport ormai è arrivato alla frutta e non è nemmeno il primo di aprile – le parole di Nick -. I due numeri uno del tennis positivi nello stesso anno, è assurdo. La scusa che utilizzano è sempre la stessa: io non lo sapevo. Semplicemente non sapevo. Professionisti al più alto livello ora possono cavarsela dicendo che non lo sapevano".

 

 

 

"Vorrei chiedere a @itia_tennis di rendere il Clostebol e la Trimetazidina (TMZ) legali per tutti i giocatori di tennis nel 2025 – scrive un utente su X -. È importante che tutti i giocatori di tennis abbiano condizioni di parità". Una provocazione subito raccolta dall'australiano: "No grazie. Che ne dici se non avessimo persone che imbrogliano e potessimo guardarci allo specchio e dormire sapendo di aver realizzato cose senza schifezze?"