Il numero uno
Sinner, quando arriverà il verdetto per il doping: un'altra batosta
Per il caso Clostebol, Jannik Sinner non sarà giudicato dal Tribunale arbitrale dello sport (Tas) prima dell'11 febbraio: l'attesa si fa sempre più lunga per il tennista numero uno al mondo, che nei mesi scorsi è stato trovato positivo a un farmaco vietato dal circuito. L'altoatesino si è difeso dicendo che la positività sarebbe stata il risultato di una contaminazione dopo un massaggio ricevuto dal fisioterapista. Quest'ultimo avrebbe messo una pomata a base di Clostebol su un dito ferito e poi avrebbe massaggiato il campione. Dì lì la contaminazione.
Il Tas, che dovrà pronunciarsi sul ricorso della Wada (Agenzia internazionale antidoping) contro l’assoluzione dell’Itia (Agenzia internazionale per l’integrità del tennis), ha pubblicato la lista delle udienze in programma nelle prossime settimane. E nell’elenco manca proprio il nome del numero uno azzurro. Sinner, insomma, deve aspettare. Dunque, salvo cambiamenti dell'ultimo minuto, inizierà la prossima stagione tennistica senza aver ancora scoperto il verdetto. I primi impegni saranno gli Australian Open, in programma dal 12 al 26 gennaio, poi l’Atp 500 di Rotterdam, dal primo al 9 febbraio.
La questione, tra l'altro, rischia di rimanere aperta fino alla vigilia del torneo di Indian Wells, dove tutto era cominciato, con la positività al Clostebol riscontrata nel marzo 2024. In quel periodo, se il Tas accogliesse il ricorso, per Sinner potrebbe complicarsi la partecipazione al Masters 1000 di Miami.
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