Senza giri di parole

Ferrari, Carlos Sainz: "I giorni più brutti della mia vita", un dramma chiamato Hamilton

Il fatto che lascerà il posto a Lewis Hamilton nel 2025? Per Carlos Sainz, pronto all’addio dopo il Gp del Qatar, il suo valore è alla pari dell’inglese: “Sono convinto al 100% che nel mio massimo stato di forma sono il migliore — ha detto in un’intervista al Corriere della Sera —. È molto difficile battermi, l’esempio è il Messico. Devo migliorare nella costanza. Charles è stato più regolare ad altissimo livello, così come Hamilton”. La tristezza per un addio che non avrebbe voluto resta, considerando che lo spagnolo si sentiva sicuro di rimanere a Maranello: “Io ero al 99% pronto e convinto di firmare il rinnovo a dicembre-gennaio. Poi è successo qualcosa, non so quando ha cominciato a succedere”. 

E così è arrivato l’addio, prima di una tristezza che l’ha preso “non solo per un giorno — ha raccontato —, sono stati i giorni e le settimane più brutte della mia vita. Era completamente inatteso, ero convinto di rinnovare e i segnali che ricevevo dalla Ferrari andavano in quella direzione. Quando ho saputo la notizia non ci credevo proprio”. Il futuro si chiama Williams, ma prima c’è da chiudere al meglio la stagione, nel tentativo di inseguire il titolo Costruttori. Carlos proverà a farlo al fianco di Charles Leclerc, con cui è stata fatta la pace dopo lo sgarbo di Las Vegas: “Ci siamo chiariti, abbiamo parlato anche qui in Qatar — ha raccontato Sainz —. Come abbiamo sempre fatto, quando si raffreddano le cose e digeriamo l’episodio, voltiamo pagina”.

 

Secondo Sainz, l’adrenalina, come quella vissuta in Nevada, “ti porta a fare cose che non faresti nei momenti normali — ha detto l’ex McLaren —. Quando te ne accorgi chiedi scusa o almeno ne discuti”. Charles “mi ha chiesto scusa come io ho fatto con lui per le cose che mi riguardavano”. Parlando più in generale della rivalità di pista, con il monegasco “lottavamo per le vittorie mica per gli ottavi posti — ha detto Sainz —. E contro uno competitivo come lui tutto diventa più grande e difficile da gestire. Per questo sono orgoglioso di come ci siamo comportati in quattro anni: una volta lui davanti a me, un’altra io. Quattro anni senza incidenti e casini, ma sempre vicinissimi in pista. Spero che un giorno questo verrà ricordato e apprezzato”. Fatta eccezione per l’inizio 2022, anno del cambio di regolamento in F1 con l’arrivo delle vetture a effetto suolo: “Pensavo di non saper più guidare. Ho dovuto cambiare completamente stile e dopo sono diventato molto più forte”. 

Secondo Sainz, Leclerc è stato il rivale più tosto di tutti: “Con Max Verstappen c’è stata una rivalità, ma in quel team (la Toro Rosso, ndr) volevano a tutti i costi creare dualismi come selezione per andare in Red Bull — le sue parole —. Avevamo 17 e 20 anni, eravamo immaturi. Con Lando c’era rivalità, ma meno tensione. In Ferrari è stato diverso”. Più in generale si definisce un uomo squadra “al 100% — ha concluso al Corsera —. Se ha dubbi vada a chiedere ai team principal con i quali ho lavorato, le risponderanno tutti di sì”.