Scandalo

Sinner, "non gli daranno i premi Atp per proteggersi dal disastro". Cosa sa Andrea Petkovic

R0berto Tortora

Hanno vinto quasi tutto, dominano la classifica ATP eppure… eppure non sono tra i candidati agli ATP Awards 2024. Com’è possibile che né Jannik Sinner né i suoi due allenatori, Simone Vagnozzi e Darren Cahill, non siano presi in considerazione?

Un’idea l’ex-tennista tedesca Andrea Petkovic, intervistata nel podcast di Rennae Stubbs, se l’è fatta ed è il dubbio che aleggia anche nella testa di tutti gli addetti ai lavori. Ha a che fare con la vicenda doping per la quale pende ancora l’esito del ricorso della WADA al TAS, con possibile squalifica per il campione azzurro. Una vicenda, quella della positività al Clostebol riscontrata a Indian Wells, che aveva visto Sinner scagionato dall’ITIA, con un verdetto emesso da un tribunale indipendente ad agosto. Eppure questo non è bastato e, ad inizio anno, Sinner potrebbe ricevere una squalifica.

 

 

 

Per il circuito, quindi, potrebbe crearsi un grave imbarazzo se Sinner e i suoi allenatori venissero candidati o addirittura premiati nella categoria della sportività, premio intitolato a Stefan Edberg, e in quello per il miglior allenatore dell'anno e poi l’altoatesino venisse di seguito squalificato. La Petkovic lo ammette: “È perché se Sinner fosse squalificato, loro (l'ATP, ndr) non vorrebbero che fosse nella lista. Penso che fondamentalmente vogliono solo proteggersi da una situazione in cui lui vince il premio per la sportività e Darren il premio di allenatore dell'anno e poi Sinner viene squalificato per un paio di mesi. Penso che sia solo autodifesa".

 

 

 

"Non vogliono dover spiegare nulla, vogliono solo proteggersi da un disastro di pubbliche relazioni, ovvero che il ragazzo che ha ricevuto il premio Sportsmanship venga squalificato per doping". Senza Sinner, per lo Stefan Edberg Sportsmanship restano candidati Carlos Alcaraz, Grigor Dmitrov, Casper Ruud e Dominic Thiem. A Sinner, in ogni caso, resterà il premio più ambito, quello di numero uno al mondo e lì nessuno può togliergli nulla.