Crisi

Guardiola, graffi e testa insanguinata: come si presenta dopo il pari tra City e Feyenoord

Una stagione poco esaltante quella finora del Manchester City. Secondo in campionato dietro al Liverpool, ma deludente in Champions, tanto da essere fuori dalle prime otto che accederebbero direttamente al turno successivo della coppa.

La squadra di Pep Guardiola è infatti 15esima con soli otto punti, sei in meno dei 13 dell’Inter capolista, in attesa del Liverpool impegnato stasera in casa contro il Real Madrid. Un 3-0 che sembrava in cassaforte contro il Feyenoord, prima del pari per 3-3 nell’ultimo quarto d’ora di partita, che sembrava al sicuro con la doppietta di Haaland e la rete di Gundogan. Una rimonta folle, quella degli olandesi, che ha scatenato la disperazione di Guardiola, in grado di presentarsi alle interviste post-partita con la testa piena di graffi..

Oltre alla rabbia sfogata a parole negli spogliatoi, il tecnico spagnolo sembra essersela presa anche, e soprattutto, con sé stesso. "I graffi? Li ho fatti con le mie dita. Voglio farmi del male”, ha detto ai giornalisti in conferenza stampa.

Sulla partita ha poi aggiunto: "Questo risultato per noi è come una sconfitta- Abbiamo concesso troppe azioni, la prima parte di gara è stata bella, poi però… Alla fine si è fatto tutto difficile. È un momento in cui siamo più fragili, avevamo bisogno di una vittoria e di fiducia ma abbiamo trovato problemi. Non so se siano mentali, è una questione tecnica, i primi due gol non puoi concederli. Volevamo fare bene ma non ci siamo riusciti".