Il caso

Sinner si blocca mentre parla: interviene Berrettini, imbarazzo davanti al microfono

Roberto Tortora

Anche i Sinner hanno un cuore. E ci mancherebbe, visto il 2024 appena vissuto, con la seconda Coppa Davis di fila conquistata che sa di leggenda. Così, nella conferenza stampa post-trionfo, un momento toccante ha fatto emergere l’animo del tennista altoatesino.

Nel raccontare il suo anno da sogno, infatti, Jannik si è commosso e non è riuscito ad andare avanti. Chi era al suo fianco, in campo e in quel momento, cioè Matteo Berrettini, è intervenuto in suo soccorso con una battuta per smorzare la tensione emotiva: "Ha dimostrato che è umano anche lui, è bello". Anche da questo piccolo gesto si capisce che rapporto autentico d’amicizia ci sia tra i due campioni azzurri e lo stesso Sinner conferma le parole dell’amico: "Nessuno è una macchina, siamo degli sportivi". 

 



Il tennista numero uno al mondo era nel mezzo del suo intervento sul bilancio annuale, quando ha avuto il crollo: “"Finire con questo successo per me vuol dire tanto altrimenti non sarei venuto qui. Alla fine siamo tutti contenti che l'abbiamo portata a casa e le emozioni ci sono sempre”. E qui l’emozione, con Berrettini in soccorso con un sorriso: “Si è emozionato per due punti poi si è rimesso subito". È stata una Coppa Davis esaltante per Sinner, mai in difficoltà né con l’Argentina né contro Australia e Olanda, con Griekspoor capace di strappare il tie-break solo nel primo set, per poi crollare nel secondo. Stesso copione dell’anno scorso, solo migliorato di un game nel secondo parziale. E, accanto a lui, c’è stato un Matteo Berrettini che ha dato chiari segnali di risveglio in un 2024 che può rappresentare il punto di ri-partenza dopo il picco raggiunto con la finale di Wimbledon del 2021, persa contro il mostro sacro Djokovic. Prossimo obiettivo: gli Australian Open, al via il 12 gennaio.