L'australiano

Jannik Sinner, l'ultima provocazione di Kyrgios: "Guardate come si muove e come colpisce"

Roberto Tortora

Nick Kyrgios, forse, si è sentito poco considerato negli ultimi mesi, per via dell’infortunio e conseguente operazione al legamento del polso che lo ha tenuto fuori dai campi di tennis per un anno e mezzo. Così, ha deciso di far parlare di sé come opinionista televisivo, spesso con attacchi anche social nei confronti di Jannik Sinner per via del caso “Clostebol”. L’australiano ora è pronto e giocherà di nuovo al torneo di Brisbane, in programma da 29 Dicembre al 5 gennaio, per puntare poi all’osso, cioè gli Australian Open 2025. L’ultima volta, nel 2023, dovette rinunciare per un altro infortunio, al menisco del ginocchio. E non è da escludere che al primo turno di Melbourne possa ritrovare proprio “il nemico”, cioè quel Sinner che avrebbe meritato una lunga squalifica secondo Kyrgios. Un’eventualità che lui stesso si augura: “Mi piacerebbe giocare contro Sinner ad un certo punto, spero non sia il mio primo incontro al rientro… ma sarebbe sicuramente segnato sul mio calendario".

Per tornare in forma, Kyrgios si sta allenando duramente da mesi e quest’estate, in occasione di Wimbledon, ha avuto modo anche di duettare con Novak Djokovic con il quale fino al 2022 c’era del gelo. Racconta l’australiano: “Stavo giocando con Novak a Wimbledon e lui mi ha detto ‘Non sembra che tu abbia subito un intervento chirurgico'. Per me è stata la motivazione chiave per dire: ‘Bene, forse sto facendo qualche progresso per tornare a giocare', perché non lo sapevo davvero. Se non l'avesse detto, non so se sarei stato così motivato e avrei continuato a impegnarmi in campo, ma quando me l'ha detto è stata sicuramente una parte importante del percorso". Il rientro, certo, è stato graduale e non semplice: "Credo che fossi a posto con me stesso circa la possibilità di non giocare più, ma poi ho iniziato a vedere dei reali miglioramenti dopo nove mesi ed ora sono a un punto in cui posso giocare praticamente a tutto campo. Mi sembra di giocare come facevo nel 2022. Immagino che lo scopriremo".

 

Poi, una riflessione sul panorama tennistico attuale: “Il mondo del tennis in questo momento è sicuramente al cambio della guardia. Realizzeremo che Rafa e Federer non ci saranno più, e penso che si possa tranquillamente dire che è la fine della carriera di Novak ora. Non si vedono più stili di gioco basati sul servizio. Guardate tutti nella top 10 ora. Ci sono Alcaraz, Sinner, Rune, de Minaur, questi ragazzi si muovono in modo pazzesco, quindi tipi come me che sono alti 1,93-1,95, penso che dobbiamo continuare ad adattare il nostro gioco e capire come battere questi ragazzi piccoli che si muovono come gazzelle là fuori. Il gioco sta favorendo questi che sono giocatori un po' completi che non hanno davvero punti deboli. Sono giocatori di rimbalzo incredibili. Guardate Sinner, come si muove a fondo campo e colpisce la palla il più forte possibile". Quest’ultimo sa di complimento provocatorio, perché per Kyrgios è un impostore. E se si affronteranno sul campo… ce ne saranno delle belle.