Amicizia

Berrettini lascia Sinner di stucco: "Incredibile, mi ha portato in braccio"

Roberto Tortora

Nessuno aveva dubbi che la nuova Italia del tennis potesse sbarazzarsi dell’Argentina. In molti, però, forse non credevano nella “strana coppia”, cioè Matteo Berrettini e Jannik Sinner. Di solito, nel doppio, i nostri assi sono Bolelli e Vavassori. La scelta di Volandri, in realtà, si è dimostrata vincente, per una coppia che ha spazzato via l’ostacolo Molteni-Gonzalez e anche perché già da soli hanno dimostrato, Sinner con più costanza, di essere dei talenti puri. E così, agli sgoccioli di una stagione lunga e logorante, questa volta il numero uno al mondo si è dovuto appoggiare ad un più fresco Berrettini per portare a casa il punto decisivo che dà agli azzurri la semifinale contro l’Australia in Coppa Davis.

Nell’intervista post-gara lo stesso Sinner ha elogiato e rivolto parole al miele per il suo collega e amico, con il quale dimostra di avere un feeling speciale e che confermano anche l’umiltà del re del tennis: “Matteo ha giocato in modo incredibile. Mi ha portato in braccio oggi. Sono molto contento della sua prestazione e anche della mia. So quanto sta lavorando duramente per tornare. Ha avuto momenti sfortunati nella sua carriera. Gli auguro solo il meglio, siamo buoni amici. Cerchiamo di rendere felice il nostro Paese e significa molto per noi. Sono molto contento di giocare in doppio con lui. È un grande onore”.

 

Poi una parola sul team: “Penso che abbiamo delle ottime scelte da mettere in campo. Abbiamo una squadra di doppio incredibile, e in doppio può succedere di tutto. Oggi è stata questa la scelta perché ho giocato una partita breve e non è stata così lunga in campo. Mi sentivo pronto fisicamente. Sono qui per cercare di fare del mio meglio nel singolare. Se mi mettono in campo in doppio, ci provo anche lì”.

Non da meno è stato Berrettini, che ha ricambiato la stima di Sinner: “È così speciale. L'anno scorso ero così felice di essere qui, ma è una sensazione diversa quando puoi scendere in campo e divertirti a giocare con il miglior giocatore del mondo. È un grande onore far parte della squadra. Non è facile, ci sono così tanto buoni giocatori. Ho dovuto lavorare molto duramente per il mio posto. Sono così orgoglioso dopo tutto quello che ho passato, questi ragazzi rendono tutto più facile, sono felice”, ha concluso Berrettini.