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Jannik Sinner e il doppio, le indiscrezioni che lasciano l'Italia senza parole

Roberto Tortora

2024 ultimo atto, almeno nel tennis: la Coppa Davis, conquistata un anno fa, va difesa e ancora Malaga sarà lo scenario della disfida contro l’Argentina di Baez, Cerundolo, Etcheverry. Campioni sì, ma nessuno del calibro di Jannik Sinner che, del resto, guarda tutti dalla cima del suo posto numero 1 del ranking mondiale. Sinner, dopo aver trionfato alle ATP Finals di Torino, si è concesso due giorni (due di numero esatto) di relax a Montecarlo, ma è ripartito subito per la Spagna martedì e, poco dopo il suo arrivo, era già in campo per allenarsi con la maglia azzurra, indossata l’ultima volta proprio un anno fa. Se lui sarà in forma, per l’Italia sarà più facile ambire al passaggio del turno.

Insieme a lui, come singolarista, ci sarà il bronzo olimpico Lorenzo Musetti, attualmente n.17 del ranking, fermo da Parigi-Bercy come Berrettini, protagonista a Bologna nel girone di qualificazione e possibile partner nel doppio con Jannik, qualora dovessimo arrivare in parità al match decisivo. E sembrerebbe essere stato proprio Sinner ad indicare il tennista romano come sua spalla, che da lui ha ereditato il preparatore atletico del caso “Clostebol”, cioè Umberto Ferrara. Bisognerà vedere come si integreranno i due, anche perché Sinner nel doppio si cimenta poco e, forse, è una specialità che poco gli appartiene. Insieme, Matteo e Jannik, avevano già disputato l’ATP Cup di Sidney, ormai due anni fa.

 

 

Non dovesse concretizzarsi questa opzione, ecco che gli specialisti Vavassori-Bolelli, già due finali Slam nel 2024, potrebbero incaricarsi di ottenere il pass qualificazione. Non ci sarà più, invece, Rafa Nadal, giunto al passo d’addio dopo essere stato eliminato, a sorpresa, con la sua Spagna, padrona di casa del torneo, ai quarti di finale dall’Olanda. Per gli oranje ora c’è la Germania, mentre gli azzurri, dovessero passare l’ostacolo albiceleste, troveranno la vincente tra Stati Uniti e Australia.