Nel giro

Sinner, colpo di scena: con chi lavora oggi Ferrara, il preparatore licenziato per il caso doping

Colpo di scena nel mondo del tennis italiano. Umberto Ferrara, ex preparatore atletico di Jannik Sinner, affiancherà l'altro big della racchetta azzurra Matteo Berrettini nella prossima stagione agonistica. Il 55enne professionista bolognese ha terminato la sua collaborazione con il numero 1 del ranking mondiale già dalla scorsa estate, così come il fisioterapista Gianluca Naldi, anche se la notizia è stata diffusa solo a settembre, quando è esploso il caso Clostebol

I due sono stati considerati da Sinner i responsabili della leggerezza che ha portato alla contaminazione via pomata con la sostanza ritenuta dopante. Dopo essere stato scagionato dall'Itia, Jannik attende ora l'esito del ricorso della Wada, l'agenzia mondiale antidoping, presso il Tas di Losanna. Se ritenuto colpevole, il tennista altoatesino rischia una pesante squalifica.

 

 

 

Alle Atp Finals è stato chiesto al Rosso di San Candido un commento proprio sulla nuova coppia Ferrara-Berrettini e Sinner non si è tirato indietro: "Li ho visti a Montecarlo l'ultimo giorno prima di venire a Torino. Quello che posso dire è che Umberto è davvero un bravo preparatore, sicuramente farà un ottimo lavoro per Matteo. Lui ha avuto tanti problemi fisici in passato, Umberto è molto bravo e farà un buon lavoro con Matteo". Parole che non sembrano di circostanza, a testimonianza di come il legame tra Jannik e il suo ex collaboratore (e lo stesso Berrettini) sia ancora di grande stima.

 

 

 

Secondo la ricostruzione fornita tempestivamente da Sinner all'Itia (che anche per questo lo ha di fatto scagionato, punendolo solo con la perdita dei punti conquistato lo scorso marzo a Indian Wells) la positività all'antidoping si era verificata a causa di un contatto fortuito con il Trofodermin, uno spray cicatrizzante che contiene il Clostebol, proibito. Ad acquistare il prodotto era stato proprio Ferrara, a febbraio a Bologna, mentre era stato il fisioterapista Naldi a usarlo per curare una ferita a un dito della mano con cui aveva poi massaggiato Sinner. Una serie di sfortunate sottovalutazioni.