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Alcaraz ko con Zverev, va fuori a Torino e perde la testa: crisi isterica in mondovisione
Non ci sarà l'ennesimo attesissimo capitolo della rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz alle Atp Finals di Torino. Lo spagnolo è infatti stato eliminato nella fase a gironi dopo la sconfitta contro Alexander Zverev, numero 2 del mondo, che si candida ad essere proprio lui il vero 'anti-Sinner' per la vittoria finale a Torino.
Il tedesco, già campione al Master nel 2018, si è imposto in due set contro Alcaraz per 7-6 (5), 6-4 chiudendo al primo posto il Gruppo John Newcombe e domani in semifinale affronterà l'americano Taylor Fritz contro cui ha perso quest'anno sia a Wimbledon che agli Us Open. "Una partita di livello pazzesco, soprattutto nel primo set e nel tie break lui sembrava 'L'uomo ragno' perché arrivava su tutto. Sono davvero contento di essere in semifinale", ha commentato a caldo Zverev dopo una partita a dir poco spettacolare con scambi incredibili.
Certamente il match più bello visto fin qui a Torino. Ma come detto la grande delusione per i tifosi e appassionati torinesi è l'uscita anzitempo di Alcaraz. Allo spagnolo non è bastata la spinta del pubblico per superare uno Zverev in stato di grazia. Il secondo posto in semifinale, contro Sinner, se lo giocheranno pertanto questa sera il norvegese Casper Ruud e il russo Andrey Rublev con il primo ampiamente favorito visto che gli basterà vincere un set (o 7 game) per andare avanti.
L'eliminazione dal Master, dopo la semifinale dello scorso anno, è invece solo l'ultima caduta inattesa di un Alcaraz che nel 2024 pur avendo vinto due Slam (Roland Garros e Wimbledon) ha denotato troppi alti e bassi, cali di tensione, che lo hanno fatto scivolare al terzo posto in classifica a scapito di Sinner e di Zverev. Forse anche per la giovane età, Alcaraz ha denotato ancora una tenuta mentale non perfetta. Anche oggi contro Zverev più volte si è rivolto frustrato verso il suo allenatore Juan Carlos Ferrero perché non trovava le contromisure al servizio e ai colpi di Zverev. Situazioni che non sono una novità per un Alcaraz che rispetto a Sinner probabilmente ha una varietà di colpi e dei picchi di gioco superiori, mentre l'altoatesino fa della continuità, la solidità mentale e la capacità di alzare il livello nei momenti importanti delle qualità che non a caso lo rendono con pieno merito il numero 1 del Mondo.
D'altronde i numeri stanno lì a fotografare la stagione di Sinner, che da gennaio in tutti i tornei a cui ha preso parte tra Slam e Atp è sempre arrivato almeno ai quarti di finale. Fallito l'assalto al Master, Alcaraz volerà ora a Malaga dove proverà a trascinare Rafa Nadal al suo ultimo trionfo della carriera riportando in Spagna la Coppa Davis. Ma se c'è una manifestazione in cui saper sopportare la pressione e avere una tenuta mentale di ferro è proprio la Davis, per cui Alcaraz dovrà trovare il modo di azzerare la delusione e ricaricare le batterie. Proprio la vicinanza di un campione esperto come Nadal, però, potrebbe aiutarlo. A Malaga però la Spagna e Alcaraz potrebbero trovarsi di fronte ancora l'Italia di Sinner, con l'azzurro che avendo trascinato gli azzurri al successo lo scorso anno sa già come si fa. Bisogna solo aspettare una settimana per avere ancora la possibilità di rivedere i due fenomeni del tennis del futuro e del presente ancora uno di fronte all'altro.