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Jannik Sinner, l'effetto terremoto: cosa succede quando scende in campo

Fare il raccattapalle durante un grande evento di tennis, è un privilegio ambito da tutti i ragazze dei circoli tennistici. Hai la possibilità di saltare la scuola per assistere in prima persona a match spettacolari e guardare con i propri occhi i tuoi idoli. Ma a volte può risultare più stressante del previsto. Come? Beh, chiedetelo al 18enne torinese Cesare Ciccotti.

Se fai il raccattapalle alle Atp Finals di Torino è facile imbatterti in un match di Jannik Sinner, dato che si presume che possa arrivare fino in fondo al torneo. Ma com'è trovarselo davanti durante una partita? "Quando gioca lui - ha raccontato Cesare -, il campo letteralmente trema sotto i piedi per via del pubblico". Altri, invece, possono trovarsi faccia a faccia con una testa calda del calibro di Andrey Rublev, famoso per le sue sfuriate in campo. "È cattivo solo con sé stesso - ha spiegato il raccattapalle -, con tutte le persone è davvero uno dei più gentili e rispettosi".

 

Stesso discorso per Medvedev, l'altro russo presente alle Finals. "Nel match con Fritz ero esattamente dietro di lui – ha spiegato il raccattapalle a Ubitennis –. Ma non sono rimasto poi così sorpreso. Con Medvedev in campo siamo sempre tutti più attenti, soprattutto quando tocca a lui servire. Vuole sempre ricevere due palle da sinistra e due palle da destra. Dobbiamo essere velocissimi, altrimenti - ha concluso - si innervosisce subito".