Il caso

Paulo Fonseca, Rafa Leao fa tremare il Milan: "Non mi piace stare in panchina"

Un momento netto, di difficoltà, nella prima parte di questa stagione. Ora però tra Paulo Fonseca e il fresco papà Rafael Leao sembra essere tornato il sereno. Il match al centro di questo cambiamento è stata sicuramente la sfida di Champions al Bernabeu contro il Real Madrid, dove gli strappi dell’ex Lille hanno fatto la differenza, come dimostra l’assist del 3-1 finale a Reijnders. Prestazione convincente è stata ribadita a Cagliari, dove il giocatore ha trovato una super doppietta.

L’attaccante portoghese lo ha confermato anche in una recente intervista: "Sono cose che accadono durante la stagione: non ho nulla contro l'allenatore e lui non ha nulla contro di me, è una questione risolta — ha commentato — Sicuramente non mi piace stare in panchina, ma è lui a prendere le decisioni e devo solo rispettarlo".

 

 

Il commento, inoltre, è andato sul rapporto con le critiche dei tifosi e della pressione che sente a ogni sfida: "Non sono il calciatore perfetto, ci sono momenti in cui posso fare meglio e sono molto autocritico — ha aggiunto—. Le critiche che ricevo non mi scuotono, ho persone che mi sostengono e mi aiutano a crescere sia nel club che in nazionale. Ci sono tante critiche negative, penso che se mi concentrassi su quelle finirebbero per influenzare il mio aspetto psicologico e non riuscirei a dare il massimo. Quindi cerco di concentrarmi sulle cose belle, mi sono abituato alla pressione e credo che quest'ultima faccia bene per continuare a competere”. Insomma, è tempo di riprendersi in mano il suo Milan.