Il caso

Jannik Sinner, la drammatica confessione prima delle Atp Finals: "Bianco e avevo paura"

Jannik Sinner racconta, a poche ore dall'esordio alle Atp Finals di Torino, cosa ha passato negli ultimi mesi dopo l'esplosione del caso doping: "Non vorrei che qualcuno passasse quello che ho passato io. È davvero dura. Ero nel mio appartamento a Montecarlo. Alex mi chiama e mi dice: ‘Jannik, sei positivo' e io gli rispondo: ‘Sì, Alex, Sono sempre positivo'. ‘No, sei positivo al doping'. Ho avuto un momento di buio totale. Non sapevo cosa dire. Non mi usciva nulla".
 

Sinner non si sarebbe mai aspettato un momento così difficile: "È stato un periodo difficile, non potevo parlarne con nessuno. Non potevo sfogarmi o chiedere aiuto. Tutte le persone che mi conoscevano e mi guardavano giocare capivano che che c'era qualcosa di sbagliato in me. Notti insonni, perché anche se sei certo della tua innocenza, sai che queste cose sono complesse. Tutti hanno detto subito la verità e questo mi ha permesso di giocare". Infine la confessione: "A Wimbledon, in campo, ero bianco e avevo paura. E anche dopo, il mio sentimento nei confronti della gente era paura. Andai ad allenarmi nella in un club di Cincinnati e pensavo: ‘Come mi guardano? Cosa pensano veramente di me?' Ho capito chi sono i miei veri amici".