Ma per piacere...

Real Madrid-Milan, la ridicola sceneggiata di Vinicius: e vuole il Pallone d'Oro?

Roberto Tortora

Tra i motivi per i quali il Pallone d’Oro è finito nelle mani di Rodri e non di Vinicius, forse, potrebbe esserci anche la spiccata tendenza del brasiliano ad avere una certa “teatralità” in campo nei contrasti di gioco. Il che lo ha portato spesso ad offrire ridicole simulazioni ben poco sportive. E nella serata nerissima del Bernabeu, dove il Milan ha passeggiato 3-1, l’attaccante di Carlo Ancelotti non ne ha imbeccata una. Ha favorito il gol del 2-1 di Morata con una mancata pressione a inizio azione, ha fallito alcune occasioni da gol e si esibito in una “bicicletta” nei confronti di Emerson Royal, perdendo però in malo modo la sfera.

Come se non bastasse, però, ecco la genialata, detta in modo assolutamente sarcastico: Mike Maignan, nel tentativo di recuperare un pallone con le mani per battere velocemente un calcio di punizione, sfruttando lo smarcamento sulla destra di Emerson Royal, tocca Vinicius in maniera del tutto involontaria sulla caviglia destra, anche perché questi si era avvicinato per cercare di ritardare la ripresa del gioco. Un tocco lieve, di cui Maignan nemmeno si accorge, anche perché non sta nemmeno guardando Vinicius. Eppure, tanto basta per vedere il brasiliano rotolarsi per terra rovinosamente toccandosi la caviglia con le mani e contorcendosi da un finto dolore sul prato del Bernabeu. Insomma, una simulazione bella e buona per trarre in inganno l’arbitro.

 

 

Per fortuna, lo sloveno Slavko Vincic non ci è cascato, anche se certe scene non dovrebbero mai vedersi in Champions League e Vinicius avrebbe meritato anche un cartellino giallo. Grande talento il suo, poca propensione al fair-play. La stella che ha brillato, per fortuna dei rossoneri, è invece quella di Rafa Leao che, per una notte, ha dimenticato tutte le critiche. Non ha segnato, è vero, ma ha fatto segnare due dei tre gol della squadra di Fonseca. Il primo, il 2-1 di Morata, nasce da un suo bel controllo spalle alla porta con girata e tiro immediato di destro, respinto da Lunin prima che lo spagnolo lo punisca. Nel secondo tempo, invece, il 3-1 nasce da una sua classica fuga sull’out sinistro, con assist per Tijani Reijnders, ancora a segno in Europa dopo la doppietta al Bruges.