Nel mirino
Real-Milan, Morata spaventa i rossoneri: "So già cosa mi accadrà in campo"
Una sfida importantissima per vedere se la squadra è cresciuta, per cercare un risultato importante così da continuare il cammino (già tortuoso) in Champions. Un Milan chiamato alla prova di maturità, insieme a due protagonisti al centro delle cronache ma che non stanno decollando: Paulo Fonseca e Rafa Leao. Il primo chiamato a far decollare una squadra che ancora latita e che, a tratti, sembra remare contro di lui. Il portoghese, scontento e svogliato spesso in campo, proverà a rifarsi dopo diverse panchine in campionato, l’ultima sabato a Monza, entrando nel finale e sfiorando l’eurogol.
Ex dell’incontro sarà Alvaro Morata, che vuole incidere contro la sua ex squadra e che si è schierato dalla parte di Leao, comprendendo il suo momento no. Sarà comunque una partita difficile per la punta, che metterà piede al Bernabeu e sarà fischiatissimo per il suo passato con l’Atletico Madrid: "Alla fine penso che sarà come quando sono tornato al Bernabeu tra le fila dell'Atletico — ha ammesso l'attaccante iberico —. Non credo che le cose siano cambiate molto. Ma ne sono consapevole e mi aspetto che mi fischino. È normale”.
E ancora: "Prima di accettare il trasferimento al Milan tutti mi dicevano che l'aria che si respira qui è diversa — ha aggiunto Morata —. Basta accomodarsi per mangiare al ristorante di Milanello per capire cosa significa. Ti guardi intorno e vedi tutti i giocatori che hanno vinto tanto con la maglia rossonera. Per me il Milan ha sempre rappresentato un punto di riferimento importante nella storia del calcio”. Su Leao: “Tutto quello che Rafa fa, fa notizia — ha concluso —, ma è molto importante per noi e noi abbiamo bisogno di lui. Il suo momento arriverà anche in questa stagione e ci farà vincere”.
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