Gufata?

Paolo Di Canio, profezia terminale sulla Roma: "Una paura fott***. Occhio alla Serie B"

Il k.o. netto per 5-1 a Firenze, una squadra senza identità, gli stracci volati negli spogliatoi tra Juric e la squadra e la contestazione della Curva a Roma, di fronte alla Stazione Termini, al rientro dei giocatori alle 2 di mattina.

I giallorossi, spenti, sono ora 11esimi in classifica e Paolo Di Canio, negli studi di Sky Sport, non le ha mandate a dire: “Sembra una squadra che non crede a se stessa. Le facce di Angelino e Cristante è la faccia di chi dice: ‘Ma c’è la possibilità di andare via?’”. E ancora: ”C’è la paura di tornare a giocare tra qualche giorno — le parole dell’ex attaccante della Lazio —. Un gruppo sano non vede l’ora di scendere di nuovo in campo dopo una sconfitta. Qui invece c’è una paura fottuta di pensare di dover di nuovo giocare in campo, in casa contro il Torino”.

 

 

 

Di Canio poi ha parlato addirittura di retrocessione: "Se non avessimo avuto un campionato così scarso per le ultime cinque, sei in classifica ti dicevo occhio: nel 2004 la Roma aveva Totti, Cassano, altro che squadra come questa, si sono salvati all’ultima giornata — ha concluso —. Si era costruita male la situazione e l’ambiente”.

 

 

 

Dopo il k.o. di Roma, è poi arrivato lo sfottò anche della Lazio, storica rivale dei giallorossi, con un post su tweet dopo la fine della partita del Franchi: "Buonanotte", la scritta accompagnata dalla foto di cinque giocatori biancocelesti. Cinque come i gol presi dalla squadra di Juric a Firenze, contro quella di Raffaele Palladino. Insomma, per la Roma è vera notte fonda.