Addio bis

Roma umiliata dalla Fiorentina, ore drammatiche per Juric: caos in spogliatoio

Un 5-1 che fa male e che mette seriamente a rischio la panchina di Ivan Juric. Potrebbe tornare Daniele De Rossi, in coppia con Claudio Ranieri, ma restano sulla pelle della squadra cicatrici che non si rimargineranno facilmente. I giallorossi non prendevano cinque gol in campionato dal 2011 e ora si trovano 11esimi in classifica. A Firenze sono volati gli stracci, parole grosse tra Juric e i suoi giocatori. Secondo Il Corriere dello Sport i senatori erano agitatissimi, dopo le sostituzioni di Cristante e Mancini prima della fine del primo tempo. 

Dopo soli 39 giorni a Roma, ora il tecnico ex Torino potrebbe seriamente salutare. Se le prime voci davano possibile Roberto Mancini, che ha appena terminato la sua esperienza di allenatore dell’Arabia Saudita, i Friedkin starebbero valutando cosa fare e potrebbero chiedere a Claudio Ranieri di tornare ad allenare la Roma, dopo che l’allenatore, in precedenza, aveva dichiarato di non veder l’ora di tornare in panchina. Juric ha le ore contate, ma almeno ha messo la faccia nella debacle di Firenze: “Abbiamo sbagliato tutto, sia il gioco sia l’atteggiamento. Non me l’aspettavo, ci sono rimasto male, nella vita raramente ho vissuto una serata così. Sembrava che avessimo dimenticato improvvisamente 40 giorni di lavoro, abbiamo buttato tutto nel cesso. Nelle altre partite avevo visto cose buone, soprattutto in termini di solidità difensiva. Anche contro la Dinamo Kiev pochi giorni fa. A Firenze no. Sono mancate attenzione e concentrazione”.

 

 

 

Ha poi spiegato così i cambi nel primo tempo, con la bocciatura di Cristante e Angeliño: “Ho provato a dare la scossa, vista la situazione. Se avessi potuto fare più sostituzioni le avrei fatte. Non c’è altro da dire”. Da questa situazione si esce “non chiedendo scusa, perché noi diamo sempre il massimo. Dobbiamo ripartire, migliorando. Io credo in questi giocatori, che però sono crollati emotivamente in un periodo molto frustrante per loro. Se mi sento in discussione? Rimango convinto che in questo periodo abbiamo fatto tante cose buone. Il resto lo decidono altri, io a dimettermi non penso perché sento assolutamente la squadra dalla mia parte”.