Bivio

Jannik Sinner, la domanda con cui ha cambiato la vita a Joao Fonseca: "Stai andando all'università?"

Roberto Tortora

È partito ufficialmente il conto alla rovescia verso le Atp Finals 2024, si riaccenderanno i riflettori all'Inalpi Arena di Torino dal 10 al 17 novembre. Qualche giorno prima, il 7 novembre, fari puntati invece su piazza Carlo Alberto e piazza Carignano. Qui i migliori otto tennisti al mondo sfileranno sul blue carpet partendo dalla Biblioteca Nazionale, passando per il museo del Risorgimento fino al teatro Carignano. Qui saliranno sul palco, dove per mezz'ora saranno intervistati dai giornalisti, ma anche dagli appassionati. L’anno scorso vinse Novak Djokovic, ma Jannik Sinner arrivò in finale e cominciò la sua scalata che lo avrebbe portato a vincere prima la Coppa Davis e poi gli 8 titoli del 2024.

Non dimenticherà le Finals 2023 Joao Fonseca, giovane e talentuoso tennista brasiliano, già paragonato al nostro campione italiano e conosciuto proprio nell’edizione dell’anno scorso. Intervistato dal sito dell’Atp, Fonseca ha raccontato l’incontro con il suo idolo: “La prima volta che ci siamo incontrati è stato alle Finals dell'anno scorso, quando ero lo sparring e ci siamo allenati i primi due giorni. È un ragazzo molto gentile". E, a sorpresa, Sinner diede al brasiliano un consiglio importante, perché Fonseca si trovava di fronte ad un bivio, doveva scegliere cioè se provare a sfondare nel tennis da professionista oppure concentrarsi sul suo percorso universitario: "Fin dall'inizio ho cercato di proseguire all'Università. Ero impegnato con gli studi e Sinner mi disse ‘stai andando all'università? Sei troppo buono per questo, insisti tra i pro’. In pratica, è stato proprio Sinner ha motivarlo per continuare ad insistere nel circuito ed oggi il 18enne occupa la posizione numero 154 del ranking Atp. 

 

Sempre Fonseca rivela: "È stata una cosa carina. Pensavo che questo tizio mi stesse prendendo in giro e scherzasse. Quella è stata la prima volta che mi ero allenato con lui ed era davvero gentile, così come i suoi allenatori. Quello che mi piace molto guardare e in cui mi rivedo davvero è Sinner. Mi piace molto il suo gioco aggressivo, è la stessa tipologia del mio. Mentalmente è più calmo ed è timido, mi piace il modo in cui compete anche se come me non è troppo espressivo".