Bum bum

Jannik Sinner, un servizio "ipersonico". Velocità choc, "come un Frecciarossa"

Roberto Tortora

Il “cannibale” è il soprannome che ha accompagnato la carriera e la vita di Eddie Merckx, ciclista che ha vinto più di ogni altro per la sua famelica voglia di non lasciare nulla agli avversari. Di questo passo, però, e cambiando sport, anche Jannik Sinner potrà essere denominato allo stesso modo nel tennis. Soprattutto se il 2024 non sarà un’eccezione, ma l’inizio di una regola fissa. Fin qui due Slam portati a casa (Australian e US Open), tre Masters 1000 (Miami, Cincinnati, Shanghai), due ATP 500 (Rotterdam, Halle) e l’esibizione finale al Six Kings Slam. Otto titoli in dieci mesi e una classifica ATP dominata da n.1 al mondo.

I numeri in partita di Jannik, poi, sono da alieno. Solo quest’anno ha messo a segno ben 527 ace, a fronte di 140 doppi falli, ed è stato implacabile nei suoi 931 turni di battuta, con il 61% di prime in campo, 79% di punti conquistati con la prima di servizio e il 58% con la seconda, riuscendo a salvare il 74% delle 311 palle break che si è trovato a fronteggiare e vincendo addirittura il 91% di game in cui è stato alla battuta.

 

 

 

Allo stesso tempo il fuoriclasse di Sesto Pusteria è stato eccellente anche nei 912 turni in risposta: 41% di punti vinti e 28% di game conquistati con l’avversario in battuta, convertendo il 42% delle 627 palle break a disposizione e trovando il colpo nel 32% dei casi sulla prima e nel 56% sulla seconda. Nel corso di questa annata agonistica l’azzurro ha vinto il 55% dei punti giocati. 

 

 

 

Come se non bastasse, il suo servizio è supersonico. Ogni palla, infatti, viaggia in media a 197km/h. Un Frecciarossa. Secondo i parametri ATP, il suo rovescio è valutato in 8,48, mentre il dritto arriva fino a 8.8. Numeri che potranno migliorare con gli ultimi appuntamenti dell’anno, con il torneo di Parigi-Bercy, le ATP Finals e la Coppa Davis, ma già adesso Jannik Sinner è una macchina del successo.