in Arabia

Sinner, ecco quanto può portarsi a casa con il Six Kings Slam: "La cifra più alta di sempre"

Gabriele Galluccio

Il Six Kings Slam è l’ultima trovata dei sauditi per provare a diventare rilevanti nel mondo del tennis. Fallito l’assalto alle Finals, rimaste saldamente nelle mani di Torino, Riyad si è dovuta accontentare di un evento-esibizione che è puro marketing. Cinque dei giocatori più forti del mondo (più Rune, che si ritrova lì perché chiamato ben prima che avesse un tracollo tecnico e mentale) si sfideranno per i soldi e poco altro, dato che questo mini torneo non mette punti Atp in palio. Chi alzerà il trofeo si porterà a casa 6 milioni di dollari, la cifra più alta mai messa in palio finora.

PIOGGIA DI DOLLARI
Per rendere l’idea di quanto sia esagerato il montepremi, basti pensare che Sinner ha guadagnato “soltanto” 2,2 milioni di dollari all’Australian Open e 3,6 all’US Open. E ovviamente non c’è paragone alla fatica richiesta per vincere due Slam, in confronto a questo evento che si risolve in una manciata di partite. Il 16 ottobre si inizia con Jannik Sinner contro Daniil Medvedev (ormai una classica del circuito) e con Carlos Alcaraz contro Holger Rune. Il 17 ottobre entreranno invece in scena Novak Djokovic e Rafael Nadal, che sfideranno i vincitori del giorno prima. Il 19 ottobre invece si disputeranno le finali per il terzo e il primo posto. A Sinner è capitato il lato del tabellone più difficile, giusto per non perdere le abitudini del circuito Atp, ma stavolta potrà giocare senza alcun tipo di pressione: se anche dovesse perdere con Medvedev, non solo non conterebbe per le statistiche e le classifiche, ma intascherebbe comunque 1,5 milioni di dollari. È questa la cifra mostruosa destinata a ognuno dei sei tennisti che si prestano all’evento saudita.

Per partecipare Sinner ha ovviamente dovuto fare delle modifiche al suo programma: non difenderà il titolo conquistato a Vienna l’anno scorso, ma se c’è qualcuno che può permettersi di perdere 500 punti a cuore leggero, questo è proprio Jannik. Il numero uno al mondo tornerà poi a fare sul serio in occasione dell’ultimo Masters 1000 della stagione, quello di Parigi-Bercy, in programma dal 28 ottobre al 3 novembre. Un torneo che servirà da preparazione per gli ultimi due appuntamenti della stagione, ai quali Sinner tiene particolarmente: si tratta delle Finals, previste a Torino dal 10 al 17 novembre, e della conseguente Coppa Davis a Malaga. Tornando a questo mirabolante evento a Riyad, è ovvio che i sauditi non siano benefattori: le cifre mostruose messe a disposizione per dare vita al torneo non sono fini a se stesse, piuttosto sono un investimento. È noto da tempo che l’Arabia voglia entrare nel circuito, in particolare finanziando una sorta di “Superlega” del tennis. Il progetto è ben noto, punta a creare un Tour unico formato dagli Slam e dai grandi Masters 1000, destinato soltanto ai migliori tennisti. Ogni anno chi riesce a entrare in questo circuito ha lo stipendio assicurato. Se andasse in porto, si tratterebbe della trasformazione più rivoluzionaria del tennis degli ultimi 30-40 anni.