Vicini

Sofia Goggia, "cosa c'era dentro la lettera che mi ha dato Roby Baggio"

A infortunio incassato ed ennesima riabilitazione in corso, la foto di Sofia Goggia abbracciata a Roberto Baggio aveva commosso il mondo dello sport italiano, non solo dello sci. La regina delle nevi azzurre aveva ancora gli occhi di tristi di chi sapeva la montagna che avrebbe dovuto scalare: il 5 febbraio del 2024 la frattura scomposta di tibia e malleolo aveva stroncato la stagione, ma sotto sotto aveva posto forti dubbi anche sul futuro di carriera della velocista 31enne, capace di aggiudicarsi tra i tanti riconoscimenti un oro e un argento alle Olimpiadi, un argento mondiale e 4 Coppe del mondo di discesa libera.

Quell'incontro con Baggio, il Divino costretto a convivere per 20 anni con un ginocchio letteralmente "saltato in aria" quando ancora era poco più di un adolescente, assume oggi un risvolto ancora più profondo.

Intervistata da Repubblica alla vigilia della prima gara in stagione di Coppa del mondo a Solden, la Goggia spiega: "Sto tornando ai miei livelli, da quando ho tolto quella piastra che sporcava le mie emozioni. Sono contenta perché metterò gli sci nelle prossime settimane, faremo dei primi giorni molto blandi, giusto per respirare e adattarmi a neve e scarponi". Non è ancora operativa, insomma, ma la testa è quella giusta.

"A 31 anni non ho più la brillantezza di quando ne avevo venti", premette, anche se l'ipotesi di una sfida con Lindsey Vonn, tornata alle gare, vale ogni sacrificio: "Lei dovrà fare i conti con un’assenza di cinque anni, in cui ha avuto delle operazioni alle ginocchia. Sarebbe fantastico poter gareggiare di nuovo con Lindsey".

Già, ma Baggio? "Ho patito molto, per due mesi ho pensato di essere morta. Umanamente ho sperimentato il gelo e il buio". E in quel momento è arrivato Roby, l'uomo che con un pallone ai piedi ha fatto innamorare e sognare gli italiani ben al di là del colore del tifo. "Ero confusa e volevo vedere un barlume nel buio di te stessa. Eravamo seduti a tavola, nei grandi spazi della villa di Altavilla Vicentina, e lui a un certo punto mi prende il braccio, mi guarda con quegli occhi di vetro e fa: 'Decidi tu per te stessa. Il resto sono solo grandi se…'". 

Baggio le aveva regalato un foglio, dicendole: "Ho un regalo per te. Ma vorrei che aprissi questo foglio quando ti sentirai pronta. Qui dentro c’è quello che vorrei che tu facessi". Quando la Goggia l'ha aperto, ha trovato una pagina bianca: "L’ho trovato bellissimo: nessuno mi dice quello che devo fare, sono io che decido per me stessa". E così è stato, così sarà di nuovo.