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Theo Hernandez, rosso contro la Fiorentina: la follia contro l'arbitro Pairetto
Un rigore procurato, un rigore sbagliato ed un cartellino rosso rimediato a partita conclusa. È questa, forse, la peggior partita nella storia del Milan di Theo Hernandez? Il forse va tolto, è questa decisamente. Il finale di Firenze è stato acceso ed il terzino francese ha chiuso nel peggiore dei modi una serata a dir poco negativa. Pairetto lo ha dovuto mandar via per delle proteste inutili e figlie di un nervosismo che va cercato altrove, in primis nel gioco e nell’atteggiamento della squadra rossonera. E per fortuna che c’era Morata, subito pronto ad allontanarlo per evitare che l’arbitro nel suo referto aggiungesse aggravanti da squalifica lunga.
Plateali le rimostranze di Theo, a voce alta e con fare arrogante, lui che del Milan è il capitano e dovrebbe tenere un comportamento da esempio. Difendere la squadra sì, far brutta figura anche no. Di sicuro, se Pairetto ha tirato fuori il rosso è perché ha sentito parole non giustificabili all’interno di un rettangolo verde. Piuttosto, dovrebbe recriminare con sé stesso il 19 milanista, per l’intervento in ritardo su Dodò che ha causato il rigore, poi fallito da Kean, o per il suo di penalty, intuito da De Gea.
O, e forse è questa la pecca più importante, perché i rigori si sbagliano, per una prestazione scialba in cui lì, a sinistra, nel suo territorio, non è riuscito a combinare nulla di buono con il suo compare Leao, sostituito addirittura da Fonseca per far spazio ad Okafor.
Su Milan News, portale di riferimento del Diavolo, la pagella di Theo Hernandez non è tenera. Si è beccato un 4 pesante e un giudizio severo: “Primo tempo imbarazzante. Entra malissimo in partita e si vede dallo sguardo che ha. Prima causa il rigore per la Fiorentina, dormendo malamente sulla pressione di Dodò e calciandogli il piede. Maignan salva tutto. A fine primo tempo si prende la responsabilità di calciare il rigore del potenziale pareggio, ma se lo fa parare da De Gea, che sembra gelarlo fin dal momento della rincorsa. Disegna il cross che diventa assist per il gol di Pulisic. Si fa espellere nel finale di partita per proteste. Così non va bene per nulla".