Giù il cappello
Jannik Sinner, la struggente dedica del campione-gentiluomo: il suo primo pensiero...
Campione e gentiluomo: Jannik Sinner non stupisce più, non solo quando gioca. Tutto il mondo ha avuto modo di toccare con mano la signorilità e l’educazione di questo ragazzo nato e cresciuto nella piccola Sesto Pusteria, accudito da genitori che lavoravano dalla mattina alla sera e dai quali il ragazzino ha appreso l’arte della vita gentile. L’ennesima riprova è venuta ieri a Shanghai e ricorda i bei gesti del recente passato, dal famoso ombrellino aperto per proteggere la raccattapalle alla partita con il tennista in carrozzina. Tutto mentre il mondo si chiedeva come potesse mai essere dopato questo moderno cavaliere dello sport dalla faccia pulita ma dalle cannonate quando gioca e stravince.
Come ieri, quando ha praticamente triturato il malcapitato giapponese Taro Daniel, numero 93 al mondo, rispedito a Tokyo con il punteggio di 6-1, 6-4. Sinner ha festeggiato, a soli 23 anni, la 250esima vittoria nel circuito maggiore e al terzo turno del 1000 cinese affronterà stamattina (diretta ore 8 su Sky) l’argentino Martin Etcheverry.
SENZA STORIA
La partita di ieri non ha avuto storia, Jannik ha giocato come il gatto fa con il topo, basti pensare che il primo set stravinto è durato poco più di una ventina di minuti. Sinner cannoneggiava e Daniel subiva.
Ma la giornata è stata caratterizzata, soprattutto, dall’azione da gentiluomo del nostro campione che d’oro non ha soltanto il braccio ma anche il cuore: colpita da una pallina servita da Daniel, una raccattapalle ha urlato toccandosi. Al termine del game in cui è accaduto l’inconveniente, Sinner si è fermato ed è andato subito dalla ragazza per sincerarsi della gravità dell’impatto. Lei, pur in lacrime, ha fatto intendere di stare bene e Jannik l’ha confortata appoggiandole una mano sulla spalla. È seguita una standing ovation di tutti per questo ragazzo che tiene alta la bandiera dell’Italia anche in fatto di eleganza e signorilità. Dote confermata dalla toccante foto postata da Jannik sul web che lo vede, tempo fa, insieme a Lea Pericoli: «Quello è stato un momento speciale che ricorderò per sempre. Una grande signora e leggenda del tennis italiano».
Sinner è poi parso sereno dopo la finale persa a Pechino contro Alcaraz, pure lui qui a Shangai vincente (6-2, 6-2) contro Shang. «Mi sento in buona forma, questo è importante», ha detto Jannik che rotocalchi gossippari darebbero vicino ai fiori d’arancio con la fidanzata russa, la tennista Anna Kalinskaja. «Ho servito bene, sono contento. Bisogna però migliorare per la sfida contro Etcheverry». Per poi aggiungere dettagli, in vista del finale di stagione dove Jannik ha due obiettivi: la vittoria nelle Finals di Torino, possibile primo trionfo in territorio italiano, e il bis in Coppa Davis.
TANTO DA FARE
«Con il nuovo staff stiamo lavorando per cambiare qualcosa. Dal lato fisico, visto che è proprio nel mio corpo che devo migliorarmi. Con Marco (Panichi, il nuovo preparatore ndr) e Ulises (Badio, il fisioterapista) ci sono ancora tante cose da fare fuori dal campo, e non vedo l’ora di mettermi all’opera». Il resto della giornata cosa ha suggerito? Poco: su Shangai ha diluviato e tutti gli altri incontri, compresi quelli di Berrettini, Musetti e Cobolli sono stati rinviati a oggi. Hanno giocato Nole Djokovic, che ha sofferto non poco contro lo statunitense Axel Michelsen vincendo per 7-6, 7-6, Rublev ha perso contro Mensik (6-7, 6-4, 6-3) mentre Mattia Bellucci ha alzato bandiera bianca perdendo 6-4, 6-2 contro Alexander Zverev.