Sfida a Barcellona

Luna Rossa, ore d'ansia prima della regata: Garbì, ecco cosa minaccia la nostra barca

Il vento che spinge Luna Rossa e Ineos Britannia nella corrente America’s Cup? Si chiama “Garbì”, tira da sud-ovest e procura raffiche anche di 21 lordi, il limite massimo per poter gareggiare nel campo di gara di fronte alla spiaggia di Barcellona. Quello che proprio ha fatto lunedì un trabocchetto alla barca italiana in gara-5, quando si è abbassato permettendo il via di gara proprio nel mentre che l’imbarcazione aveva una bela rotta. Meno male che poi il conto è tornato sul 3-3, dopo che gli uomini del team italiano hanno aggiustato l’elemento.

Il vento catalano, però, promette di essere presente anche oggi, martedì 1 ottobre, quando si terranno altre due regate. Di fronte due barche che sono alla quasi alla pari per prestazioni: “In tutta la mia carriera di Coppa America poche volte ho visto due barche così simili”, è il pensiero di Francesco ‘Checco’ Bruni, che in trent’anni di gare ne ha vissute sei, oltre a sette Mondiali vinti in varie categorie e a tre Olimpiadi. 

 

Lunedì in gara-5, il ritardo nella partenza di Luna Rossa ha impedito alla barca italiana di raggiungere Ineos. Poi però in gara-6 i nostri connazionali sono sempre rimasti al comando, impedendo un ritorno dei rivali d’Oltremanica. Una sfida che “sarà massacrante fino alla fine, però chi vincerà arriverà in America’s Cup con New Zeland veramente allenato”, ha aggiunto Bruni. Ma occhio al vento, appunto, dato che domenica già Luna Rossa aveva patito la rottura della vela con le bacchette di carbonio a bucarle la pelle, raggiungendo poi una vittoria super a più di 52 nodi di velocità con la vela-muletto. Lunedì Luna Rosa ha quindi montato la vela rotta, riparata nella notte da velai sonnambuli, ma al via di gara-5 “abbiamo fatto una rotazione, diciamo, troppo aggressiva. Per separarci da Ineos, abbiamo caricato troppo il foil di sinistra che in certe condizioni va in stallo», ha spiegato Bruni. 

La finale di Luna Rossa contro Ineos Britannia è sempre stata così. Fatta eccezione per la vittoria in gara-1 e il pari dei rivali nella seconda regata, per due volte sono stati gli italiani a inseguire, senza lasciarsi condizionare mentalmente e replicando con grandi prestazioni ai vantaggi degli avversari. Ad attendere i tifosi ci sarà una grande finale, ben distante dal 7-1 per Luna Rossa di Auckland di tre anni fa. C’è tensione e voglia di arrivare alla finale con New Zelanda. Bruni ha lanciato la sua battaglia: “Non molleremo niente”. La speranza italiana e di vederli sconfiggere i rivali.