Martello

Berrettini a Tokyo, "magia a una mano": il colpo che abbatte Van de Zandschulp e fa crollare lo stadio

"Magia a una mano". Basterebbe vedere e rivedere il rovescio con cui Matteo Berrettini ha infilato Botic Van de Zandschulp, strappando l'ohhh di ammirazione del pubblico di Tokyo e l'entusiasta "oh, come on!" (Oh, andiamo!") del commentatore, per capire quanto il 28enne di romano sia pienamente ritrovato dal punto di vista non solo fisico, ma soprattutto psicologico dopo quasi 2 anni di calvario. 

Un buco nero dal quale l'attuale numero 45 del ranking Atp si è tirato fuori con grinta e classe in questo 2024, e l'impressione è che se la fortuna tornerà a sorridergli potrà togliersi in questi mesi di fine stagione parecchie soddisfazioni. Magari, è la speranza del capitano azzurro Filippo Volandri, anche in Coppa Davis con l'Italia, insieme all'amico Jannik Sinner.

 

 

 

Vincente e convincente l'esordio di The Hammer al torneo Atp 500 sul cemento di Tokyo. Berrettini supera l'ostico olandese Van de Zandschulp per 6-3, 6-3 in un’ora e mezza di gioco. Al secondo turno Berrettini troverà dall’altra parte della rete il vincente del match tra lo statunitense Taylor Fritz, n.7 del ranking e primo favorito del seeding (è reduce dalla finale persa contro Sinner agli Us Open, la sua prima in uno slam, dove peraltro ha eliminato proprio Berrettini) e il francese Athur Fils.

 

 

 

Per l'Italia arriva invece una delusione da Luciano Darderi: il 22enne, numero 41 nella classifica mondiale, è stato sconfitto per 6-4, 6-4 in poco più di un’ora e tre quarti di gioco dall’argentino Mariano Navone.