Tennis e veleni
Jannik Sinner? No, la frase sconcertante di Medvedev: "Chi è il più forte che ho incontrato"
Numero uno al mondo con merito per le prestazioni continue viste nel 2024, anche nel saper rispondere alla critiche in campo, vincendo a Cincinnati e a New York dopo le proteste per il caso legato alla sua contaminazione indiretta al Clostebol. Jannik Sinner continua a stupire in bene, ma è stato “dimenticato” da Daniil Medvedev. Il russo lo ha fatto nella conferenza stampa prima della Laver Cup, quando ha dovuto rispondere alla domanda su quale fosse il tennista più duro mai affrontato: “È Carlos Alcaraz — il suo pensiero — dato che devo sempre provare qualcosa di nuovo per riuscire a batterlo e alzare molto il mio livello”.
Con lo spagnolo, il numero 4 al mondo ha vinto solo due volte, perdendone cinque, ma sorprende che siano stati ‘dimenticati’ sia l’altoatesino sia l’ex numero uno al mondo Novak Djokovic (che lo ha battuto 10 volte su 15). Jannik, invece, è ancora in ritardo nel bilancio complessivo (7-6 per Medvedev), ma ha vinto sei degli ultimi sette match disputati contro di lui. Per il sorpasso nei match diretti, dunque, potrebbe essere questione di tempo.
Intanto su Sinner ha parlato anche il nuotatore Filippo Magnini, che come l’altoatesino ha dovuto soffrire per un caso legato alla positività al doping: “Una volta scoperta la positività, in tre anni ho pianto ogni giorno — ha ammesso Magnini — nel momento peggiore ho perso sette chili: fortunatamente ero uno tra i pochi atleti a potermi garantire economicamente una difesa. Quanti potrebbero farlo oggi?”. E ancora: “Sono contento per lui (Sinner, ndr), sono sicuro che non c’è stato alcun doping — ha aggiunto Magnini di recente — ha avuto una federazione potente alle spalle, la possibilità di dire la sua, è stato ascoltato e creduto: dovrebbe essere un'opportunità consentita a tutti gli atleti”.