DSR

GP Baku, il "trucco" di Piastri contro Charles Leclerc: cosa è successo

Una McLaren da “Oscar” quella di Baku. L’ha spuntata proprio Piastri, con una guida perfetta, contro Charles Leclerc sulla pista azera. Ma in molti, dopo il successo, hanno dubitato della vettura papaya rilanciando una polemica oramai nota: quella della flessione dell’ala anteriore e posteriore della vettura britannica. Se in avanti le proteste sono oramai note, tanto che Ferrari e Red Bull avevano chiuso una revisione dell’appendince del team di Woking, al posteriore l’upperflap si alzava alle alte velocità con la possibilità così di usufruire di una specie di mini-DRS.

Se è vero che quasi tutti gli alettoni posteriori flettono verso il basso alle alte velocità con la spinta dell’aria, tornando in posizione iniziale in fase di frenata, sulla McLaren si crea una piccola fessura tra l'ala mobile e la parte fissa, che fa filtrare l'aria creando meno deportanza. La conseguenza così è una minore resistenza all’avanzamento a velocità alte. E i dati sul lunghissimo rettilineo di Baku lo confermano: 320 km/h di massima con il Drs inattivo contro i 319 km/h della Ferrari e i 317 km della Red Bull. E quelle con la velocità massima più bassa con DRS aperto (336 km/h contro i 339 km/h di Ferrari e Red Bull).

 

 

Bisognerà attendere dunque che la Fia venga sollecitata ed esprima poi il suo giudizio sulla questione per capire se a fare fede sono solo i risultati dei test statici di carico previsti dal regolamento o se si tratta di una deformazione del Drs.