Poker face

Jannik Sinner, la confessione: "Dentro è un completo disastro, una tempesta in corso"

Dopo il trionfo, per Jannik Sinner è tempo di interviste. Il tutto negli Stati Uniti, dove si è appena imposto agli Us Open, una vittoria leggendaria nella finale contro Taylor Fritz, liquidato in tre set, al pari di tutte le polemiche per il caso-doping che hanno accompagnato il percorso dell'azzurro.

L'altoatesino ha vinto in modo netto, un torneo in cui spesso è sembrato invincibile, inscalfibile, soprattutto a livello mentale. Ma non è tutto così semplice...

Di quel che prova durante le partite, Sinner ne ha parlato a Kelly e Mark, format a stelle e strisce del quale era ospite. Quando gli hanno fatto notare come, dall'esterno, appaia sempre molto tranquillo, insomma sembra non tradire alcuna emozione, ecco che il 23enne risponde: "Sembro tranquillo dall'esterno? Sì, dall'esterno… dentro è un completo disastro. C'è una tempesta in corso. A volte devi giocare con la poker face", ammette Jannik. Insomma, far buon viso a cattivo gioco.

 

In ogni caso, aggiunge, questo è soltanto uno degli aspetti del suo lavoro, il difficile lavoro del tennista professionista, del numero 1 al mondo. "Ci sono così tante cose che ti frullano per la testa. Cerchi solo di fare del tuo meglio. Penso che sia in ogni lavoro. Sono solo un tennista e cerco solo di fare del mio meglio in campo e basta", ha concluso Jannik Sinner con la consueta umiltà.