Punto di svolta
Matteo Berrettini confessa: "Mi vengono i brividi... quel patto con Jannik Sinner mi ha fatto rinascere"
Torna il tennis. E torna con la Coppa Davis. E l'Italia è campione in carica. Gli azzurri scendono in campo contro il Brasile, ad aprire le danze è Matteo Berrettini, che si impone per 6-1, 7-6(5) nella prima partita contro Joao Fonseca, considerato il "piccolo Sinner". Insomma, per Berrettini una vittoria nettissima su quello che viene considerato uno dei maggiori prospetti del tennis mondiale. Italia subito sull'1-0: si parte nel migliore dei modi a Bologna.
E nel giorno dell'esordio in Davis, Berrettini si è anche concesso a un'intervista a La Stampa, dove ha parlato della sua rinascita in termini tennistici: due anni dopo, è di nuovo nel gruppo italiano della Coppa Davis. Due anni da incubo, segnati da un'infinita sequela di infortuni che ne hanno condizionato il rendimento e che hanno pesato come macigni anche da un punto di vista psicologico. "Sono orgoglioso di quello che ho fatto per tornare", spiega il tennista romano al quotidiano torinese. "Fino a pochi mesi fa non ero neppure sicuro di essere di nuovo competitivo, e poi con tutti i giocatori forti che ha l'Italia, essere convocato non era affatto stroncato".
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Dunque, si parla del "patto" con Jannik Sinner: i due, molto legati anche fuori dal campo, infatti hanno deciso di puntare tutto sulla Davis. Quando gli ricordano, appunto, che "con Sinner c'era un patto", Matteo rispodne: "Mi vengono i brividi a pensarlo. Quando Jannik ha battuto De Minaur a Malaga l'ho abbracciato, gli ho detto che si era caricato l'Italia sulle spalle e ci aveva portato alla vittoria. Lui mi ha risposto 'questa coppa voglio vincerla anche con te in campo'. Nei momenti difficili, con la mia memoria da elefante mi sono ricordato di quelle parole. E sono ripartito a testa bassa. Ora per raggiungerlo in squadra, poi vedremo", ha concluso Berrettini. Insomma, dietro la rinascita tennistica di Matteo c'è anche quel "patto" con Jannik, quel patto che tutt'oggi gli mette i brividi...