Fuori fuoco

Luciano Spalletti, azzurri "fratelli" d'Italia? Sinistra allo sbando: insulti contro il Ct

Luciano Spalletti parla dei giocatori della Nazionale come di "fratelli" e la sinistra impazzisce. Il solo accostamento tra la parola "fratelli" e l'Italia proprio non va giù ai progressisti. “Più che squadra siamo stati fratelli che hanno saputo formare una squadra dentro questa partita qui - ha detto il ct azzurro dopo la vittoria con la Francia, nella conferenza stampa di presentazione del match di Nations League di questa sera contro Israele -. Si è visto proprio un atteggiamento da fratelli, non solo di squadra. E quella è la chiave che poi trova la soluzione a qualsiasi difficoltà che hai”.

L'allenatore, tra l'altro, aveva già fatto storcere il naso ai compagni l'anno scorso, quando era intervenuto alla festa di Atreju di Fratelli d’Italia. Tornando a oggi, Spalletti ha parlato di “fratellanza” quando gli è stato chiesto se questa Nazionale, che ha battuto la Francia al Parco dei Principi, abbia dentro di sé uno spirito di gruppo e di patria. “Sento discorsi contrastanti su di noi - ha spiegato Spalletti - allora parto dal mio pensiero, che è questo: l’Italia, qualunque sia il momento che attraversa, avrà sempre venti giocatori forti. Magari bisogna essere bravi a capire i momenti e magari in questo specifico momento non abbiamo il purosangue tecnico, il Baggio, il Totti, il Del Piero. Però abbiamo tanti che sanno adattarsi, sacrificarsi, sanno essere squadra. Anzi, a Parigi più che squadra siamo stati qualcosa in più: siamo stati fratelli, che poi è la chiave per la soluzione a qualsiasi difficoltà. Aiutare il compagno, essere sempre disposti al sacrificio”.

 

 

 

I commenti negativi degli haters di sinistra non si sono fatti attendere. “Sì a fratelli italiani in campo, mai Fratelli d’Italia!”, ha scritto per esempio qualcuno nella sezione commenti del sito di Repubblica, sotto l’articolo sulle parole del mister. “Pure questo con la fratellanza d’Italia! Ridicolo, fa giocare a pallone e non così bene come crede, si sente Platone”, ha scritto un altro, come fatto notare dal Secolo d'Italia. Ma c'è anche chi prova a ragionare: “Ma state scherzando?? Adesso ci sono anche vocaboli di destra e vocaboli di sinistra? Ma che è? Ma ragazzi qua ce la cerchiamo proprio. Ci manca solo che a questi gli lasciamo il calcio. Siete fuori come dei balconcini”.