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Mondiale per Club, clamoroso ritardo Fifa: esiste solo il logo
Ormai ci siamo, la FIFA ha presentato il logo del Mondiale per Club, nuova competizione che si terrà negli Stati Uniti dal 15 giugno al 13 luglio e che vedrà tra le partecipanti 32 squadre, con Inter e Juventus come uniche italiane. Perfetto, abbiamo le date di inizio e fine e anche il logo, che tra l’altro non è neanche granché, una “w” come base e due “c” come tetto a disegnare un pallone stilizzato. Sono state scelte le tre lettere che danno il nome alla competizione: Club World Cup. Tralasciamo i gusti, quelli sono soggettivi. Bene, ma il resto? Qualsiasi altra informazione riguardi il Mondiale per club, manca. O almeno non è stata ancora comunicata.
E quando diciamo che non è stata comunicata, non facciamo riferimento alla sola stampa, ma includiamo anche i i partecipanti alla competizione stessa, visto che l’ultimo e unico meeting tra club e Fifa in merito all’organizzazione del Mondiale per Club risale ormai a molto tempo fa e che almeno al momento non c’è stata alcuna comunicazione in merito ai quesiti di maggiore rilevanza.
Questione di hype? Sicuramente la Fifa ha tutto l’interesse del mondo nel creare tanta aspettativa attorno alla competizione, ma una comunicazione chiara è sempre alla base del successo di qualsiasi evento, prova ne sia il pessimo lavoro svolto attorno alla Superlega e al successivo fallimento che ne è scaturito anche a seguito della fallace comunicazione che lo ha riguardato. Ad oggi sappiamo che è partito il bando per l’assegnazione dei diritti tv in Europa e nel resto del mondo, ma non si conoscono i criteri dello stesso, né la data di assegnazione.
QUANTE INCOGNITE
Così come non si ha alcuna notizia in merito agli stadi ospitanti né sulle ultime due squadre che dovranno aggiungersi alle 30 già ufficializzate. Si sa che una di queste sarà scelta dagli Stati Uniti per omaggiare il paese ospitante (forse l’Inter Miami per la presenza di Messi?) e che l’altra arriverà invece dalla Libertadores. Niente di più.
Un altro tema, importantissimo, non è ancora stato affrontato con i club ed è quello che riguarda i contratti dei calciatori in scadenza al termine di giugno. Indiscrezioni vorrebbero che alla fine sarà possibile adottare lo stesso criterio di cui ci si avvalse in tempo di Covid, estendendo di un mese i contratti a scadenza giugno 2025. Ma chi tutelerà i calciatori in caso di lunghi infortuni che gli farebbero quindi perdere la possibilità di accordarsi con altri club da luglio in avanti? Tutto tace anche in merito a questo importante tema.
E qualcuno sa invece quali siano i ricavi minimi garantiti ai club? A margine della partita della scorsa stagione tra Inter e Salisburgo, un soddisfattissimo Beppe Marotta comunicò che il club aveva raggiunto l’ingresso al Mondiale per club e che ne avrebbe ricavato 50 milioni di euro. Ecco, non sono più sicuri neanche quelli e pare si debba abbassare di parecchio l’asticella. Mancano inoltre date e criteri del sorteggio, così come non è ancora stato svelato il trofeo, ma quest’ultimo, per esempio, fa parte di quei dettagli trascurabili che la Fifa potrebbe riservarsi di rendere noti più avanti, proprio per attrarre attenzione. Il problema è invece tutto il resto. Il Mondiale per Club è stato presentato come una delle più grandi competizioni della storia del calcio e al momento né i tifosi né i club hanno in mano informazioni basilari. Certo, ci diranno che a giugno mancano ancora 9 mesi. Ma intanto sappiamo benissimo dove si giocheranno i Mondiali del 2026.