Fischiatissima
Paolini agli Us Open, la Putintseva umilia la raccattapalle: cala il geo
Non è andata bene a Yulia Putintseva, eliminata al terzo turno degli Us Open dalla nostra Jasmine Paolini. La tennista russa di nascita e naturalizzata kazaka sta facendo ora il giro del web non tanto per qualche colpo particolare esibito in partita (persa in due set, 6-3 6-4) quanto per la reazione rabbiosa contro una povera raccattapalle.
Prima di una battuta, la ragazza ha recuperato le palline vaganti e secondo il protocollo ha alzato le braccia, pronta a passarne una alla Putintseva. A quel punto la kazaka è rimasta immobile, guardando la raccattapalle con aria interrogativa, quasi di sfida, nell'imbarazzo generale dei presenti, a partire dal pubblico.
L'addetta a quel punto ha pensato bene di lanciarle una palla, interpretando il gesto stizzito della numero 30 del ranking mondiale come una richiesta. Altro momento di gelo, però, perché la Putintseva ha continuato a restare ferma, senza raccoglierla. Quindi con un cenno della testa si è fatta lanciare un'altra pallina e quando questa arriva, nessuna presa.
Probabilmente le due palline sono state rifiutate perché ritenute sgonfie (semplice intuizione) o per scaramanzia, vista che solo la terza lanciata dalla raccattapalle è stata raccolta, con una certa insofferenza. Sulla testa della Putintseva in quel preciso momento sono piovuti i sonori fischi di tutto lo stadio. No, non si trattano così i raccattapalle.