A gamba tesa

Rafa Leao, Antonio Cassano senza pietà: "Se non sei decisivo vai fuori dai cog***ni"

Il Milan ha iniziato questa stagione nel peggiore dei modi. Prima un pareggio strappato nei minuti di recupero contro il toro, poi la sconfitta clamorosa contro il Parma neo-promosso. Il nuovo tecnico Paulo Fonseca è già a rischio. A decidere il suo futuro a Milanello sarà la partita dell'Olimpico contro la Lazio. Una sfida da non prendere assolutamente sotto gamba, soprattutto viste le due ultime uscite in campionato.

Oltre a Fonseca, sotto l'occhio del ciclone è finito anche il fantasista portoghese Rafa Leao. I tifosi del Milan lo conoscono fin troppo bene. Il 10 rossonero ha un talento smisurato. Ma a volte è troppo lezioso, sterile sotto porta e ha la brutta abitudine di non rientrare a difendere. Dopo l'ultimo scudetto firmato Stefano Pioli, in molti davano l'ex Lille come uno dei futuri candidati al pallone d'oro. Leao, però, non ha mai dato l'impressione di poter ripetere quello strepitoso campionato culminato poi con il 19esimo tricolore.

 

 

Tra i detrattori di Rafa Leao c'è anche Antonio Cassano. L'ex talento barese è noto per non avere troppi peli sulla lingua quando si tratta di lanciare critiche ad altri calciatori. Non fa eccezione Leao, al quale ha esplicitato tutto il suo (pacato) pensiero. "È un problema. Io mi ricordo l'esempio del Barcellona di Ronaldinho - ha spiegato Fantantonio -. Quando lui andava era facile, ma quando lui non tornava il club faceva un tipo di scalata difensiva che gli permetteva di poter pensare solo all'attacco. Se vuole giocare così deve essere decisivo sempre". Poi la stoccata finale: "Leao non sa calciare in porta, non sa cosa significhi saper giocare a calcio. Se diventi decisivo bene - ha poi aggiunto -, se no fuori dai cogl***i, quella è la panchina".